Disco verde al bilancio Raccolta rifiuti assicurata

Sabato 30 Luglio 2016
Dopo mesi di tentennamenti e rinvii, finalmente Ecoambiente ha il suo bilancio. Dopo una riunione fiume negli uffici di via Sacro Cuore, l'assemblea dei soci dell'azienda che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti ha approvato il rendiconto finanziario, in attesa da mesi del via libera. Soddisfatto il sindaco Massimo Bergamin: «L'approvazione del bilancio permette alla società che si occupa di rifiuti di proseguire nella propria attività». Sulla questione interviene anche il segretario provinciale della Cgil FP, Davide Benazzo, secondo cui il Polesine sta diventando la discarica del Nordest: «A Rovigo è ormai chiaro da mesi che manca un progetto comune e condiviso sulla gestione dei rifiuti. Si sta parlando di un giro d'affari che supera i 40 milioni di euro e di una discarica in fase di bonifica dove le scelte future toccano in profondità l'ambiente e la salute dei cittadini».
In un paese normale «sarebbe logico aggregare le varie realtà per una gestione unica, ma chi governa questo territorio nei fatti non vuole. La fusione tra Ecoambiente e Consorzio Azienda Speciale è ostacolata in tutti i modi. Ecoambiente è da almeno due anni oggetto di scontro politico, determinando le condizioni per cui il lavoro e il servizio sono in forte difficoltà con conseguenti disservizi per la cittadinanza e forti disagi per i lavoratori».
Benazzo è critico rispetto a tutti gli altri scenari: «Una nuova società pubblica? Pensiamo che questa scelta sia indolore per i cittadini? - afferma - Chi paga il danno economico che si crea ad Ecoambiente essendo questa azienda dei Comuni e perciò dei cittadini? E i lavoratori?». Poi c'è la gara europea per la gestione di tutto il servizio: «Mettiamo a gara solo la raccolta o anche la gestione della discarica? E i lavoratori che fine fanno? Faremo la gara nella speranza che poi chi vince e gestisce la discarica rispetti la legge e non ci butti di tutto?». C'è quindi la fusione con Hera: «In questo modo diamo tutti i nostri servizi pubblici a una grande azienda, dove la finalità è il profitto, che si scarica sulle bollette».
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