Dimissioni? Mai date: l'ha cacciato Bergamin

Giovedì 20 Luglio 2017
Donzelli non si è mai dimesso: è stato il sindaco Massimo Bergamin a revocargli l'incarico. Durante la riunione di giunta di ieri, che contrariamente alle rituali giornate del martedì e del giovedì si è invece tenuta di mercoledì, il primo cittadino ha estromesso dal governo della città l'assessore alla Cultura Andrea Donzelli. Se lunedì scorso il sindaco aveva diramato la nota stampa in cui affermava: Donzelli, a fronte delle notizie emerse in questi giorni, ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni. Vista l'incompatibilità sussistente tra le politiche sostenute dal sottoscritto sindaco di Rovigo e le attività extra-Giunta condotte da lui condotte, ci si interroga sul motivo della revoca avvenuta ieri pomeriggio. Andrea Donzelli, quindi, parre non abbia presentato alcuna lettera di licenziamento ma, al contrario, sia stato messo fuori squadra proprio da chi due anni fa lo aveva personalmente scelto per quell'incarico. Nel documento di revoca rilasciato ieri da Palazzo Nodari si legge: Considerato che il rapporto di fiducia con l'assessore Donzelli è venuto irrimediabilmente a mancare a seguito delle divergenze in merito agli obiettivi politico-programmatici da realizzare nell'ambito del programma di mandato del Sindaco, nonché sul metodo di conduzione dell'attività amministrativa più in generale. Sembra, di conseguenza, che il motivo non sia da ritrovare in motivazioni extra-giunta, come diceva Bergamin lunedì, ma nell'operato svolto da Donzelli durante il suo mandato. A questo punto rimane da comprendere dal sindaco stesso, che detiene la facoltà di nominare o revocare i componenti della sua giunta, se la motivazione di questa fuoriuscita sia realmente da attribuire all'appartenenza di Donzelli alla cooperativa Aquathlon impegnata nella gestione dei migranti all'Ostello del Canalbianco o per il venire meno dell'intesa venutasi a creare nei tempi passati.
La settimana scorsa Bergamin e Donzelli erano insieme a Palazzo Nodari per comunicare i due nuovi componenti della Fondazione Rovigo Cultura, il presidente Elia Lubian e il consigliere Don Andrea Varliero. Entrambi hanno seguito a ruota Donzelli e hanno rimesso nelle mani di Bergamin i loro incarichi, perché entrambi contavano sull'ex assessore per svolgere il loro lavoro. Chi verrà dopo Donzelli dovrà riprendere in mano la vicenda, oltre a risolvere il caso dell'Accademia dei Concordi che ha annunciato la sua chiusura per la mancanza di fondi.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci