Barriere ferroviarie nuovamente sotto accusa a Baricetta. Passaggio a livello in tilt ieri mattina e problemi alla circolazione sia per i convogli che per gli utenti della strada. Alle 7.30, con il segnale rosso da una parte la sbarra abbassata e dall'altra alzata.
«Ci risiamo - ha commentato Giorgio Zanellato esponente del Pd -. Considerato il fatto che era una mattinata nebbiosa la situazione era oltremodo pericolosa. Gli utenti delle strada non sapevano cosa fare. Qualcuno si è azzardato a passare. Altri no. Il treno per fortuna si è fermato ed è transitato a passo d'uomo. Ho visto automobilisti attraversare i binari dopo lunghi tempi d'attesa e sfidare la sorte. Spero che Ferrovie, attraverso il sindaco o l'assessore competente, ci forniscano una spiegazione sul grave pericolo che si è nuovamente venuto a creare».
Per il paese, che da anni si batte contro la cosiddetta morsa dei treni, si tratta dell'ennesima disfunzione. Il problema non è nuovo e si ripresenta spesso. Secodno i residenti, l'intero mondo politico adriese, è rimasto sordo agli appelli: «Le rotaie dividono in due il paese, via Einaudi da una parte e via Cicese d'altra - ha concluso Zanellato - e le continue e interminabili soste che arrivano anche a 18 minuti, creano disagi a chi transita o vive a Baricetta. Gli automezzi sostano quasi sempre con il motore acceso tra le case abitate. Il rumore e i gas di scarico sono fattori altamente inquinanti».
Un episodio simile si era verificato diverse volte tra fine 2008 e inizio 2009 a Valliera quando i dispositivi di sicurezza del passaggio a livello di via don Sturzo non erano entrati in funzione. Un incidente che si era ripetuto nel 2014 a Baricetta. Casi che furono anche al centro di una interrogazione del parlamentare Diego Crivellari. Allora il ministero dei trasporti si era impegnato a modificare la viabilità. Rfi però aveva garantito che i passaggi a livello erano sicuri e controllati.
© riproduzione riservata
«Ci risiamo - ha commentato Giorgio Zanellato esponente del Pd -. Considerato il fatto che era una mattinata nebbiosa la situazione era oltremodo pericolosa. Gli utenti delle strada non sapevano cosa fare. Qualcuno si è azzardato a passare. Altri no. Il treno per fortuna si è fermato ed è transitato a passo d'uomo. Ho visto automobilisti attraversare i binari dopo lunghi tempi d'attesa e sfidare la sorte. Spero che Ferrovie, attraverso il sindaco o l'assessore competente, ci forniscano una spiegazione sul grave pericolo che si è nuovamente venuto a creare».
Per il paese, che da anni si batte contro la cosiddetta morsa dei treni, si tratta dell'ennesima disfunzione. Il problema non è nuovo e si ripresenta spesso. Secodno i residenti, l'intero mondo politico adriese, è rimasto sordo agli appelli: «Le rotaie dividono in due il paese, via Einaudi da una parte e via Cicese d'altra - ha concluso Zanellato - e le continue e interminabili soste che arrivano anche a 18 minuti, creano disagi a chi transita o vive a Baricetta. Gli automezzi sostano quasi sempre con il motore acceso tra le case abitate. Il rumore e i gas di scarico sono fattori altamente inquinanti».
Un episodio simile si era verificato diverse volte tra fine 2008 e inizio 2009 a Valliera quando i dispositivi di sicurezza del passaggio a livello di via don Sturzo non erano entrati in funzione. Un incidente che si era ripetuto nel 2014 a Baricetta. Casi che furono anche al centro di una interrogazione del parlamentare Diego Crivellari. Allora il ministero dei trasporti si era impegnato a modificare la viabilità. Rfi però aveva garantito che i passaggi a livello erano sicuri e controllati.
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