«Bergamin, di cosa ti occupavi?»

Lunedì 16 Gennaio 2017
Querelle sull'uscita dal Consvipo, con i nuovi attriti fra il presidente del Consiglio comunale Paolo Avezzù e il sindaco Massimo Bergamin, con il primo che ha accusato il secondo di un'ennesima azione non concordata con la maggioranza, ed il secondo che ha accusato il primo di strumentalizzare un semplice errore. Una storia già vista, segno di tensioni mai sopite. In questo caso, però, fra i due si inserisce Silvia Menon, capogruppo dell'omonima lista consiliare, che punta il dito contro il sindaco in quanto «avrebbe detto che Paolo Avezzù difende il padre della Menon, attuale componente del collegio dei revisori Consvipo. L'affermazione è falsa. Allo stato attuale il Consvipo ha un revisore unico che non è mio padre: non lo è più da giugno 2015. Prima di decidere quali enti chiudere meglio chiudersi la bocca onde evitare di dire falsità e diffamare. Qui non si tratta di un banale errore: insinuare che un professionista abbia bisogno di difesa da qualcuno è molto grave. Mio padre non ha bisogno di essere difeso da nessuno, men che meno da Avezzù, per la sua attività, conclusa da oltre un anno e mezzo, di revisore in Consvipo, che tra l'altro è ben piccola parte della sua attività di commercialista». La Menon, sottolineando che «associare il mio nome direttamente o indirettamente a quello di Avezzù è quanto più di sbagliato si possa fare: la mia candidatura a sindaco nel 2015 è stata portata avanti da un gruppo di persone totalmente estranee alla politica», passa quindi al contrattacco del sindaco: «Di lui, a differenza di mio padre, non è dato sapere che lavoro facesse prima di essere eletto e quindi di incassare l'indennità da sindaco pagata dai cittadini. Di Bergamin sappiamo che, precedentemente, ha preso per tre anni l'indennità di Asm Set, la nostra azienda del gas, grazie a Bruno Piva che l'ha messo presidente. È bene che la gente sappia che chi ha un lavoro totalmente slegato dalla politica, come me, non è ricattabile. Lo possiamo dire di Bergamin? Punta il dito sugli incarichi altrui? Quando ha deciso di assumere la sua portavoce a 30mila euro annui a cosa pensava? Quando ha dato incarico di direttore di Gabinetto al segretario generale aumentandone lo stipendio, non pensava ai soldi dei cittadini?».
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