Becca 4 condanne in un giorno

Sabato 23 Luglio 2016 di Attualmente in carcere a Vicenza, colleziona 4 anni e 2 mesi di reclusione
Per oltre un biennio ha letteralmente rubato di tutto, dalle biciclette ai caschi dalle moto, dalle tastiere musicali ai sacchi di pellet, da un ciclomotore fino ad uno scatolone contenente mozzarelle e burro. Senza contare che è stato trovato anche con auto rubate, costategli l'incriminazione per ricettazione. Solo ieri mattina si sono tenuti ben quattro diversi processi, per furti, ricettazione e violazione di domicilio, che vedevano sempre lui come imputato, il 45enne Davide Indani. In tutti e quattro i procedimenti, assistito dall'avvocato Caterina Furfari, ha scelto il patteggiamento. In totale la pena assomma a ben 4 anni e 2 mesi. Che vanno ad aggiungersi alla pena di 1 anno 6 mesi e 20 giorni, patteggiata lo scorso gennaio, che sta attualmente scontando nella casa circondariale di Vicenza. Il suo difensore, tuttavia, non condivide la mancata unificazione dei quattro procedimenti di ieri. Secondo il Tribunale non si trattava di fatti commessi in un preciso arco di tempo, ma fra il 2012 ed il 2014, e quindi non era possibile considerarli in continuazione fra loro. Sarà ora il giudice dell'esecuzione, al quale verrà presentata istanza, a valutare l'eventuale continuazione. La condotta del 45nne, fra l'altro, sarebbe frutto anche di una sua dipendenza certificata dall'alcol, motivo per cui, fino al momento dell'arresto, il 18 maggio scorso, si trovava in una comunità di recupero in provincia di Vicenza. A far scattare il trasferimento in carcere è stato il patteggiamento dello scorso gennaio. In questo caso i fatti in questione risalgono al periodo fra fine 2012 ed inizio 2013 e si tratta di nove episodi, fra furti e ricettazione. Di biciclette, innanzitutto, compresa quella del sagrestano del Duomo, nonché quella da corsa, particolarmente pregiata, di marca «Scott», che aveva proposto in conto vendita ad un negozio e che era stata comprata proprio lì pochi giorni prima dal legittimo proprietario. Le razzie nei garage compiute a raffica in quel periodo avevano messo sulle sue tracce la Squadra mobile che nella sua abitazione era riuscita a ritrovare molta della variegata refurtiva.
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