Con le piogge di giugno la banchina della scarpata del Canalbianco ha ceduto all'altezza di Ponte Canozio, a Sant'Apollinare, costringendo il Comune a chiudere le strade arginali. Dopo due mesi senza che il problema venisse risolto, il consigliere d'opposizione Antonio Rossini aveva presentato un'interrogazione al Comune di Rovigo in cui chiedeva notizie sulla sicurezza della zona.
A rispondere al documento, in maniera articolata, è stato l'assessore ai Lavori pubblici, Gianni Saccardin, dove questi evidenzia che l'area non è di competenza del Comune ma del Genio Civile. Il rappresentante di giunta tranquillizza il consigliere e anche i residenti, per quanto riguarda la presunta pericolosità della zona: «Polesine acque ha controllato la condotta che non presenta perdite». L'assessore precisa anche che «si intende proporre nuovamente al Genio Civile, come discusso in occasione di un sopralluogo, di smaltire le acque che discendono dalla sede stradale attraverso una canalizzazione di collegamento alla scolina già realizzata da Sistemi Territoriali al piede della nuova scarpata, utile al drenaggio delle aree residenziali di via Bergamo».(((lucchinm)))
A rispondere al documento, in maniera articolata, è stato l'assessore ai Lavori pubblici, Gianni Saccardin, dove questi evidenzia che l'area non è di competenza del Comune ma del Genio Civile. Il rappresentante di giunta tranquillizza il consigliere e anche i residenti, per quanto riguarda la presunta pericolosità della zona: «Polesine acque ha controllato la condotta che non presenta perdite». L'assessore precisa anche che «si intende proporre nuovamente al Genio Civile, come discusso in occasione di un sopralluogo, di smaltire le acque che discendono dalla sede stradale attraverso una canalizzazione di collegamento alla scolina già realizzata da Sistemi Territoriali al piede della nuova scarpata, utile al drenaggio delle aree residenziali di via Bergamo».
