Come due briganti in un agguato d'altri tempi, sono sbucati fuori all'improvviso, con il volto coperto, pronunciando la tristemente nota frase: «O la borsa o la vita». In realtà le parole esatte non sono state proprio queste, anche perché tutti i protagonisti, sia la vittima, una cinquantenne di origine moldava, che lavora come badante, che i due malviventi, descritti come non molto alti, apparentemente giovani, vestiti di nero e con un accento non italiano. La donna era in bicicletta, quando i due le si sono parati di fronte intimandole di consegnare loro la sua borsa, «altrimenti ti ammazziamo». Teatro della rapina, avvenuta verso le 19.30 di martedì, è stata via Stacche, la strada che si diparte da viale Oroboni e attraversa zone non costruite arrivando fino al sottoattraversamento ciclopedonale della Tangenziale Est. Un luogo poco frequentato, ideale per un agguato come quello subito dalla 50enne, che, dopo lo choc, è subito corsa a denunciare il tutto in Questura. Dei due, ovviamente non c'era più alcuna traccia, ma la borsa, vuota, è stata ritrovata in un campo vicino al luogo della rapina.
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