VENEZIA - Matteo Renzi vince anche in Veneto. Poco prima di mezzanotte, con lo scrutinio ancora in corso, l'ex segretario praticamente rieletto risultava essere stato votato da sette veneti su dieci. Le punte più alte Renzi le ha ottenute a Verona con il 75,61% e Belluno con il 73%, mentre lo sfidante Andrea Orlando, pur perdente, ha ottenuto uno dei suoi migliori risultati a Venezia, 30%. I dati finali in Veneto danno Renzi al 72,5%, Orlando al 17,97%, Emiliano al 9,53% grazie all'exploit registrato a Rovigo con il 15,9%. L'affluenza è stata sugli 80mila votanti (76.346 con il dato dell'80% dei seggi). Un crollo rispetto alle primarie del 2013 quando la sfida era tra Renzi, Cuperlo e Civati e quando ai gazebo del Pd in Veneto si presentarono 177.621 persone. Significa che in quattro anni i votanti si sono dimezzati, ma è anche vero che sono raddoppiati rispetto alle primarie 2014 per la scelta del candidato governatore, quando a scegliere tra Alessandra Moretti, Simonetta Rubinato e Antonino Pipitone votarono in 39.619. Tra l'altro in Veneto stavolta le primarie erano doppie, sia per scegliere il segretario nazionale che per decidere il segretario regionale: risultato praticamente scontato per il padovano renziano Alessandro Bisato che ha battuto il trevigiano Giovanni Tonella.
Nel Friuli Venezia Giulia di Debora Serracchiani, governatrice e fin qui vicesegretaria nazionale - con l'affluenza crollata del 46%, 25.536 votanti rispetto ai 47.645 del 2013 - Renzi ha preso meno della media nazionale: ha ottenuto il 66,97%, Orlando 28,48%, Emiliano 4,55%. (al.va.)
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Nel Friuli Venezia Giulia di Debora Serracchiani, governatrice e fin qui vicesegretaria nazionale - con l'affluenza crollata del 46%, 25.536 votanti rispetto ai 47.645 del 2013 - Renzi ha preso meno della media nazionale: ha ottenuto il 66,97%, Orlando 28,48%, Emiliano 4,55%. (al.va.)
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