Vaccini per la scuola: saranno 10mila

Martedì 23 Maggio 2017
Vaccini per la scuola: saranno 10mila
Una serie di sedute straordinarie per vaccinare il più in fretta possibile circa 10mila bambini e ragazzi trevigiani che negli ultimi anni non sono stati totalmente coperti, sia per dimenticanza che per una precisa scelta ideologica della famiglia. Deve ancora arrivare il decreto che fissa come obbligatori 12 vaccini per tutte le persone con meno di 16 anni, pena l'esclusione dei più piccoli da nidi e materne e multe fino a 7.500 euro per i genitori degli alunni che frequentano elementari e medie. Ma l'Usl della Marca si sta già organizzando per essere pronta a vaccinare, o almeno a mettere in lista d'attesa, tutti i soggetti coinvolti entro settembre, quando con l'inizio del nuovo anno scolastico l'obbligo diventerà effettivo.
«Abbiamo già ricevuto diverse chiamate spiega Giovanni Gallo, direttore del servizio Igiene, sanità pubblica e medicina di comunità dobbiamo ancora vedere i dettagli del decreto, ma stiamo iniziando a organizzarci. Le stime dicono che nella Marca bisognerà vaccinare tra le 8mila e le 10mila persone. Non sono poche. Probabilmente verranno istituite giornate dedicate. Perché i nostri calendari sono già pieni. Ma siamo sempre stati all'altezza e lo saremo anche stavolta». I calendari sono pieni in particolare a causa delle migliaia di richieste di vaccini contro la meningite in seguito alla paura per i dieci casi registrati nell'ultimo inverno. La risposta al nuovo obbligo legato all'attività scolastica, però, non può attendere. Ormai non mancano che tre mesi a settembre. I tempi sono stretti. «Ma per l'iscrizione a scuola ha specificato il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli sarà sufficiente presentare la domanda per la vaccinazione».
Queste sono le 12 vaccinazioni obbligatorie: difterite, tetano, pertosse, polio, epatite B ed haemophilus influenzae (raggruppati nell'esavalente), più morbillo, parotite, rosolia, varicella con l'aggiunta degli anti-meningococco B e C contro la meningite. Fino ad oggi la media delle famiglie trevigiane che rifiutavano l'esavalente si aggirava sul 5% del totale. Si saliva invece al 7% per quanto riguarda morbillo, parotite, rosolia e varicella. Adesso bisogna correre ai ripari: «Si andrà in modo graduale prevede Gallo ma credo che su un tema così importante arriveranno anche indicazioni regionali. Comunque oggi non c'è alcun problema con i vaccini raggruppati: sono sicuri e il sistema immunitario è in grado di rispondere bene».
C'è un nodo da sciogliere sull'obbligatorietà delle coperture. Il vaccino contro il meningococco B, ad esempio, è uscito solo un paio di anni fa. Ora sarà necessario farlo a tutti i ragazzi sotto i 16 anni senza distinzioni? In tre mesi sarebbe comunque impossibile. L'orientamento è quello di seguire per gli alunni più grandi il calendario delle vaccinazioni proposte quando erano bambini, non quelle introdotte successivamente. Altrimenti non si tratterebbe di andare a sanare le inadempienze, ma semplicemente di vaccinare tutti a tappeto. Su questo fronte, però, si attende ancora la conferma del ministro.

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