Uber, si allarga la protesta dei tassisti: da tutta Italia oggi alla Camera

Martedì 21 Febbraio 2017
ROMA - Dopo un weekend di calma apparente, i tassisti tornano sul piede di guerra, pronti a quella che si preannuncia una maxi-protesta oggi a piazza Montecitorio, dove arriveranno autisti da tutta Italia e dove si sono dati appuntamento anche gli ambulanti contro la direttiva Bolkenstein. Alla Camera approderà il Milleproroge, con il contestatissimo emendamento Lanzillotta, quello che - a detta dei tassisti - favorirebbe Uber, la multinazionale del noleggio privato. La calda vigilia di protesta ha visto ieri lo stop dei taxi a Roma per il quinto giorno consecutivo, ed anche gli autisti di Torino e Napoli sono tornati ad incrociare le braccia. Altre centinaia di tassisti, in serata, hanno sfilato in corteo per le strade di Milano, quando mancano solo due giorni al via della tradizionale Fashion Week, uno degli eventi mondani con maggior richiamo nel capoluogo lombardo. Alla manifestazione hanno preso parte anche alcuni autisti Ncc. «Siamo pronti a sederci per aprire una fase di confronto - affermano i sindacati - ma si ritiri l'emendamento».
Oggi pomeriggio, invece, il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, riceverà i sindacati a porta Pia per cercare di trovare un punto di incontro. «Ci vedremo perché c'è una situazione da lungo tempo non regolamentata - afferma - Dobbiamo metterci a sedere per fare una regolamentazione finalmente seria che tolga provvisorietà all'attuale situazione». Il ministro sottolinea poi come «c'è bisogno di garanzie, da un lato sui diritti dei cittadini e dell'altro anche sui diritti di chi ha investito nella propria azienda, che sono i tassisti». Ma i lavoratori sono perplessi. «Risulta davvero singolare - affermano i sindacati - che Delrio, mentre invoca un dibattito per una seria regolamentazione del settore, inizi lo stesso sospendendo l'efficacia di una norma già in vigore». «Auspichiamo che il ministro - sottolinea Alessandro Genovese, segretario nazionale dell'Ugl Taxi - possa mantenere fede agli impegni e ritiri l'emendamento».

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