Trump striglia Scotland Yard La May: «Non speculare»

Sabato 16 Settembre 2017
Trump striglia Scotland Yard La May: «Non speculare»
Donald Trump non ci va leggero e in un tweet parla dei terroristi sfigati di Parsons Green come persone malate e dementi nel mirino di Scotland Yard, che dovrebbe essere più reattiva. Bacchettata respinta al mittente dal premier britannico Theresa May: Speculare su indagini in corso non è utile a nessuno. E non è la prima volta che volano gli stracci fra le due coste dell'Atlantico.
Dopo la strage di Manchester al concerto di Ariana Grande, la polizia britannica interruppe la collaborazione con gli 007 USA per la fuga di notizie sul nome dell'attentatore. La May si infuriò. C'è più che incomprensione tra i due storici alleati, legati nelle parole di Churchill da una relazione speciale che ha dato vita a Five Eyes, Cinque Occhi, FVEY, organismo sovra-nazionale d'Intelligence tra USA, Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda. L'amico di James Bond, agente 007 dell'MI6, non era forse l'americano della CIA, Felix Leiter? Che cosa ha cambiato le cose? In gennaio è emerso che dietro i dossier sulle relazioni pericolose di Trump con Putin e la sua cerchia, c'erano l'ex agente MI6 Christopher Steele e l'ex ambasciatore britannico a Mosca Tim Barrow, oggi capo-negoziatore sulla Brexit. Che però nega di aver consegnato al senatore John McCain (e quindi all'FBI) il rapporto anti-Trump.
Il punto è che Steele avrebbe chiesto e ottenuto dal governo britannico il via libera a informare gli americani. La May dovette precisare che l'individuo che ha prodotto questo dossier non ha lavorato per il governo per anni. Laconico e pungente, un tweet di rimbalzo dell'Ambasciata russa a Londra: Gli ufficiali degli MI6 non sono mai degli ex. Dietro gli stracci che volano, una diversa politica estera e di sicurezza. La May punta tutto sulla Nato, Trump persegue una politica di affari domestici meno impegnata sul fronte dell'Alleanza. Ruggine e incomprensioni raccolte dai creativi Andy Diggle e Luca Casalinguida che stanno creando per la nuova miniserie James Bond 007: Kill Chain una storia in cui dopo un attentato a Rotterdam le spie alleate vengono uccise una dopo l'altra, e l'MI6 si ritrova contro la CIA. Nella realtà, ieri gli americani non hanno resistito alla tentazione di esprimersi seppure informalmente sull'attentato di Londra, attribuendolo all'attivazione di lupi solitari dopo un video-messaggio dell'Isis che incita a attaccare i treni. Gli americani conoscono bene gli Ied (Improvised explosive device), ordigni esplosivi improvvisati, bombe fai-da-te i cui manuali d'uso circolano su Internet. Ied erano i tre ordigni contro il pullman del Borussia lo scorso aprile, quelli impiegati alla Maratona di Boston dai fratelli Tsarnaiev, e contro i soldati alleati in Iraq nel 2007 e dal 2001 in Afghanistan, nascosti in carcasse di animali lungo i percorsi dei blindati.
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