«Sarà un'inchiesta rapida. Non prevediamo tempi lunghi e non escludiamo

Giovedì 24 Agosto 2017
«Sarà un'inchiesta rapida. Non prevediamo tempi lunghi e non escludiamo alcun aspetto». Per il secondo giorno consecutivo i magistrati della Procura della Repubblica di Napoli sbarcano a Ischia. L'inchiesta - al momento - viene ufficialmente aperta contro ignoti. Non ci sono iscritti nel registro degli indagati. Ma i contorni potrebbero, e questo gli inquirenti non lo escludono al momento, estendersi anche ad un ambito più ampio, fino a investire un capitolo mai effettivamente dragato: quello che, partendo dall'abusivismo edilizio, è poi confluito nel mare magnum del perdono e dei condoni.
Per il momento, fanno sapere fonti della Procura diretta da Giovanni Melillo, l'indagine si concentra però su due punti prioritari: bisogna accertare se dietro la morte delle due donne che hanno perso la vita durante quei sei terrificanti secondi di sisma, e se dietro i crolli e i danneggiamenti delle case dei circa duecento sfollati possano configurarsi responsabilità penalmente rilevanti.
Le ipotesi di reato restano quelle di disastro colposo e omicidio colposo plurimo.
Gli inquirenti hanno due obiettivi fondamentali: verificare le cause che hanno portato alla morte delle due donne uccise dai crolli, e quelle che hanno determinato un danno materiale, le perdite di beni immobili la maggioranza dei quali risalgono ad almeno 70-80 anni fa. Ma c'è anche un altro sospetto da verificare: su quante di quelle case costruite dopo il 1930 sono stati compiuti sfregi e abusi edilizi? Una ipotesi che porta poi, conseguentemente, anche al discorso delle sanatorie e dei condoni.
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