Rischio furgoni, controlli speciali

Venerdì 18 Agosto 2017
Una riunione urgente questa mattina al Viminale del Comitato analisi strategica antiterrorismo per valutare quanto e come siano cambiati i rischi concreti per l'Italia. E, nel corso della giornata, altre riunioni dei singoli apparati di sicurezza per dare direttive specifiche sul da farsi.
Il ministro degli Interni Marco Minniti ha deciso di convocare la prima riunione ad alcune ore dell'attacco di Barcellona, nell'attesa di avere ulteriori chiarimenti su quanto accaduto nella capitale catalana. L'allerta in Italia è già a livelli molto alti, il «2» infatti è quello immediatamente precedente a quello che si attribuisce esclusivamente agli attentati in corso. Dopo questa ennesima aggressione con modalità analoghe, però, già ieri sera il Dipartimento di pubblica sicurezza ha diramato a tutte le forze di polizia un'indicazione specifica perché venga comunicata in tempi rapidi e con canali prioritari ogni denuncia di furto di furgoni. I dati verranno condivisi tra tutte le forze dell'ordine, specie alle pattuglie sul territorio.
Negli scorsi mesi, gli uomini dell'intelligence italiana avevano condiviso con esponenti del governo e membri del Copasir segnalazioni che riguardavano in particolare «città d'arte di media grandezza». Una indicazione che, all'epoca, aveva fatto concentrare gli sforzi in particolare su alcune città medie italiane, in particolare Firenze. Il quadro di movimenti e alleanze tra i gruppi terroristi si muove molto rapidamente. Ad essere considerato centrale in questo momento è ad esempio lo scontro in atto anche a Gaza tra uomini dell'Isis e miliziani di Hamas. E vista l'appartenenza di Hamas alla fratellanza musulmana, e dunque i rapporti estremamente privilegiati con una parte dell'Egitto, c'è chi in Italia vede con preoccupazione proprio il ritorno dell'ambasciatore al Cairo.
La riunione di oggi del Casa servirà appunto per fare il punto sull'evoluzione del quadro internazionale e sulle strategie di intervento sul territorio nazionale. Solo tre giorni fa, durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno, il ministro dell'Interno Marco Minniti ha messo in guardia dal rischio del terrorismo, che «rimane alto», anche se non si registra «nessuna minaccia imminente». (S.Men.)
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