Riforma Madia, per gli statali resta l'articolo 18

Venerdì 24 Febbraio 2017
ROMA - La riforma della P.a targata Madia arriva al traguardo dopo un lavoro durato «tre anni» che ha portato a sfornare «oltre 20 decreti attuativi» di cui 16 già in vigore e 5 appena approvati in Cdm, in via preliminare.
Protagonista dell'ultimo pacchettò è la riforma degli statali, definita dalla ministra della P.a, Marianna Madia, il «miglior biglietto da visita» per il rinnovo del contatto dei dipendenti pubblici. In cascina ci sono 1,2 miliardi e altrettanti dovrebbero arrivare con la prossima legge di Bilancio. Ora spiega la ministra, «sono pronta» a riaprire la stagione contrattuale ferma da ben 7 anni.
Tra i ritocchi dell'ultimo minuto ai testi compare anche una clausola che fa chiarezza sulle conseguenze dei licenziamenti illegittimi. È confermata la reintegra, come nel vecchio articolo 18, definendo così la questione dopo le novità delle legge Fornero e del Jobs act. Ecco allora le principali novità della riforma.
LAVORO PUBBLICO - Lotta all'assenteismo, con nuove sanzioni e visite fiscali all'Inps, licenziamenti più facili e rapidi. Cambia anche la valutazione, niente premi a pioggia ma via le gabbie sul merito previste dalla legge Brunetta. Assunzioni agganciate ai fabbisogni, senza blocchi «illogici». Nei concorsi entrano ufficialmente l'inglese e i tetti al numero di idonei.
AUTO - Restano le due banche dati separate, Motorizzazione e Aci, una anomalia tutta italiana. Ma per gli automobilisti, almeno, si torna a un documento unico, che riunisce i dati del libretto di circolazione e del certificato di proprietà. Tariffa unica di 35 euro a immatricolazione a partire da giugno 2018.
SERVIZI WEB - Si aprono le porte al domicilio elettronico, che manderà in pensione la cassetta postale, e ai pagamenti via sms (fino a 50 euro). Al via anche la password unica per i servizi web.
TRASPARENZA - Chiunque, senza dover dare spiegazioni, potrà chiedere. E' il diritto all'informazione generalizzato: la norma è la trasparenza, il segreto l'eccezione. Via libera ogni richiesta di accesso agli atti, dalle informazioni sull'amianto ai rimborsi sulle spese.
CONFERENZA SERVIZI - Le amministrazioni hanno 45 giorni di tempo per dire sì o no. E il silenzio equivale ad assenso. Un rappresentante unico per ogni livello di governo e tutto si deve chiudere in massimo 5 mesi (in passato potevano anche durare anni).
SUPER SCIA - Modelli standard per la segnalazione di inizio attività, dal capannone al b&b. Ogni amministrazione deve caricare sul suo sito web la documentazione.
SBLOCCA-BUROCRAZIA - Sforbiciata fino al 50% dei termini previsti per licenze e nullaosta quando in ballo c'è una grande opera (dai 30-180 giorni si passa a 15-90).
PARTECIPATE - Ricognizione entro giugno e, passato un anno, via tutte le partecipazioni inutili: ce ne sono 2.000 con zero addetti.
FORESTALE - Viene assorbita nei carabinieri.
FURBETTI - Chi viene colto a falsificare la sua presenza, strisciando il badge per poi uscire, è sospeso entro 48 ore e licenziato in 30 giorni.
CAMERE COMMERCIO - Il numero complessivo deve passare da 105 a non più di 60, quello dei consiglieri va ridotto di un terzo e il diritto annuale sarà dimezzato.
ENTI DI RICERCA - Quelli che hanno risorse per farlo potranno assumere liberamente entro il limite dell'80% del proprio bilancio.
PORTI - Le Autorità portuali scendono di numero, passando da 24 a 15.

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