Riforma elettorale, Renzi chiama Fi e M5S E sul programma apre alla minoranza Dem

Domenica 23 Luglio 2017
Riforma elettorale, Renzi chiama Fi e M5S E sul programma apre alla minoranza Dem
ROMA Matteo Renzi apre alla minoranza interna, coinvolgendo Andrea Orlando e Michele Emiliano nella conferenza programmatica del Pd che si svolgerà a ottobre, e soprattutto riapre il discorso sulla legge elettorale, «chiamando» Beppe Grillo e Silvio Berlusconi al dialogo.
Parlando alla presentazione del suo libro a Poggibonsi, il segretario dem ha ribadito: «Io le regole del gioco sono per scriverle insieme a Grillo e a Berlusconi, non contro di loro. Dopodiché bisogna che gli altri ci stiano...». E già ieri dal Cavaliere è arrivata la disponibilità a riprendere il discorso, partendo dal testo su cui si era trovata una intesa. Ora starà al M5S rispondere ai due.
Intanto il Pd ha annunciato i nuovi responsabili dei dipartimenti, importanti durante la prossima campagna elettorale per i rapporti con le organizzazioni della società civile: tra loro anche esponenti delle aree di Andrea Orlando (Sandra Zampa, Emma Petitti e Andrea De Maria) e di Michele Emiliano (Loredana Capone e Giuseppe Antoci): nomi scelti grazie al lavoro di «cucitura» fatto da Lorenzo Guerini e Luca Lotti. Renzi ha poi chiamato i due sfidanti alle primarie nel gruppo ristretto che preparerà la conferenza programmatica, accanto a Sergio Chiamparino, Maria Elena Boschi, Graziano Delrio, Tommaso Nannicini e Maurizio Martina, che l'ha definito un gruppo «unito e plurale». L'appuntamento di ottobre definirà il programma per elezioni del 2018 e la mossa fa intendere che il segretario non intende agire in solitudine. Renzi ribadisce la sua richiesta alla minoranza: «Chi gioca nel partito deve rispettare i voleri della maggioranza dentro il partito». Un ramoscello d'ulivo arriva dalla minoranza per bocca del veneziano Andrea Martella, coordinatore dell'area Orlando, che definisce «positiva» la composizione del gruppo ristretto che lavorerà al programma.
Ma con dei paletti: «Naturalmente assieme a questo approfondimento programmatico dovrà continuare la discussione per rendere il progetto Pd più forte e chiaro, e proseguire il lavoro per una coalizione di centrosinistra e sulle leadership in grado in renderla vincente nel Paese».
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