Radiato dall'Ordine il medico anti vaccini

Sabato 22 Aprile 2017
Radiato «per il suo comportamento non etico e antiscientifico nei confronti dei vaccini». Roberto Gava, 59enne cardiologo del poliambulatorio dell'ospedale di Castelfranco Veneto, è il primo medico in Italia espulso dall'Ordine per presunte posizioni anti vaccini. Laureato in medicina e chirurgia a Padova (dove ha il suo studio), specializzato in cardiologia, farmacologia clinica e tossicologia medica, Roberto Gava ha approfondito negli anni tecniche di cura alternative, dall'agopuntura all'omeopatia, pubblicando al riguardo alcuni libri sul rapporto tra rischi e benefici dei vaccini. Ed è proprio su questi scritti, rilanciati sulla sua cliccatissima pagina Facebook, e sui video dei convegni che ha tenuto in tutta Italia, che si sono basate le valutazioni della commissione dell'Ordine dei Medici di Treviso dopo l'apertura, lo scorso ottobre, di un procedimento disciplinare.
Contro le posizioni anti vax, aveva già preso posizione la scorsa estate la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici preannunciando sanzioni che, finora, non erano ancora mai state applicate (ci sono altri due procedimenti ancora in corso). «È un momento in cui è necessario essere chiari afferma il ministro della Salute Beatrice Lorenzin -. La vaccinazione è l'arma più efficace e questo lo dice la scienza». «Aver radiato il primo medico per il suo comportamento antiscientifico nei confronti dei vaccini - sottolinea il presidente dell'Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi -, è un passaggio importantissimo che deve essere un segnale per tutti i medici che non si comportano secondo la deontologia. In tutti i paesi del mondo seri si agisce così visto i danni che queste posizioni possono provocare: in Italia stiamo vedendo gli effetti delle campagne contro i vaccini, con tassi di copertura che sono crollati». Anche a causa delle teorie anti vax che stanno dilagando in Rete. Le posizioni di Gava, che pur respingendo l'etichetta di antivaccinista non ha mai nascosto le sue teorie alternative sulla personalizzazione dei trattamenti, erano state ribadite in un esposto contro il Documento dei Vaccini in cui puntava il dito contro un'indebita promozione acritica dei vaccini. «È evidente che la commissione etica formata da 15 persone - si limita a dire il presidente dell'Ordine dei Medici di Treviso Luigi Guarini - ha ritenuto che sia stato violato il codice deontologico. Per il resto non posso commentare: c'è il segreto istruttorio».
La reazione di Gava e dei suoi legali non si è fatta attendere. Sul suo profilo Facebook, dove centinaia di pazienti e simpatizzanti continuano a difenderlo a spada tratta, gli avvocati Silvio Riondato e Giorgio Piccolotto hanno rievocato, citando a loro dire lo stesso Guarini, il processo a Galileo Galilei «ingiustamente e pesantemente condannato come ora capita al dottor Gava». «Il dottor Gava è stato condannato soltanto per le sue idee, idee ben fondate sull'esigenza di personalizzazione di ogni vaccinazione per prevenire grandi pericoli e vari danni da vaccino ai singoli pazienti, contro la vaccinazione indiscriminata di massa. Vorrebbero definirlo come un medico anti- vaccinista, mentre è un bravo professionista che tende a non utilizzare i vaccini solo quando essi sono sconsigliabili». Gli avvocati preannunciano battaglia: «la legge prevede la sospensione di queste sanzioni quando sono impugnate, come la difesa farà, davanti a un giudice, perché gli Ordini dei Medici non sono sostanzialmente competenti».
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