Profughi, sgomberato il Bronx

Venerdì 21 Aprile 2017
L'ora X è scoccata ieri mattina. Dopo un mese con un numero di presenze sempre più numerose è scattato lo sgombero. Il Bronx con una operazione di polizia per tutelare l'ordine pubblico è stato liberato da una settantina di richiedenti asilo. Il fenomeno dei bivacchi nel Bronx era (ri)apparso in maniera consistente alla fine di marzo. E la situazione era degenerata. Una ferita e una vergogna nel pieno centro della città. Una situazione non più tollerabile per il decoro della città, per la sicurezza, ma soprattutto per i richiedenti asilo costretti a vivere e a dormire in un parcheggio, lavandosi nello stagno vicino e bevendo l'acqua della roggia. Fra la fine di marzo e gli ultimi giorni i numeri erano andati crescendo: da una quarantina fino a oltre settanta persone, accampate prima in un'area di proprietà dell'Inail, poi, dai giorni scorsi, anche in una zona poco distante. Il tutto senza la disponibilità di servizi igienici e luoghi in cui lavarsi e con la possibilità di contare solamente su un unico pasto al giorno distribuito la sera dai volontari della Croce rossa. Diverse le denunce, legate sia a questioni di sicurezza per gli utenti del parcheggio che a possibili rischi igienico - sanitari, culminate nei giorni scorsi in un episodio sul quale si sta ancora cercando di fare luce. Una dipendente dell'Agenzia delle entrate, infatti, avrebbe segnalato di essere stata importunata da due stranieri mentre in serata si recava a prendere l'auto. Sull'episodio sta indagando la Polizia Locale che avrebbe acquisito le immagini riprese da alcune telecamere. Da qui la necessità di intervenire che si è fatta di giorno in giorno più pressante. Ieri mattina il blitz con una cinquantina di richiedenti trasferiti alla Monti, altri sparsi in strutture diffuse e altri ancora che saranno destinati a tornare sulla strada.
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