Pericolo grandinate sui vigneti

Lunedì 21 Agosto 2017
Pericolo grandinate sui vigneti
Nei vigneti della Marca ci si prepara allo sprint finale e si scruta il cielo con qualche apprensione. Pericolo numero uno: la grandine, che in questa fase conclusiva dello sviluppo può provocare guasti ingenti. Anche se il maltempo dei giorni scorsi non ha infierito come in altre province venete - Padova e Verona su tutte -, i chicchi di ghiaccio non hanno risparmiato neppure il Trevigiano, bersagliando a macchia di leopardo soprattutto la Pedemontana. Così diversi viticoltori hanno deciso di accelerare la vendemmia, in particolare per il pinot grigio e il pinot nero: per queste varietà più precoci, del resto, la maturazione era già a buon punto e la raccolta sarebbe comunque iniziata nel giro di qualche giorno.
Per evitare problemi, si è preferito dunque avviare subito le operazioni. Il rischio, spiegano gli esperti, è soprattutto che dagli acini colpiti fuoriesca liquido e si inneschino processi di marcescenza, compromettendo il prodotto. Meglio dunque anticipare, anche a costo di rinunciare a qualche grado di tasso zuccherino. «La grandine in un periodo prossimo della vendemmia è sempre devastante e subirla, dopo aver accudito le viti per tutto un anno, è ancora più frustrante - conferma Valter Feltrin, presidente provinciale di Coldiretti -. In generale, comunque, qui siamo stati più fortunati che altrove e ce la siamo cavata».
Massima attenzione, ma non particolari allarmi per il Prosecco, principe dei vigneti nostrani. Al momento, secondo i primi riscontri del Consorzio Doc, tutta l'uva è ancora sui filari: i produttori contano che il previsto ritorno del sole nei prossimi giorni permetta di cicatrizzare anche eventuali ferite. Potranno così rispettare i tempi della vendemmia, stimata tra gli ultimissimi giorni di agosto e la prima decade di settembre, a seconda delle zone, come rimarca il presidente Stefano Zanette. Ma anche in questo caso dipenderà molto dal meteo.
Proprio sotto il profilo atmosferico, non è certo stata un'annata semplice per i coltivatori, con eventi improvvisi e violenti, alternati a prolungata siccità. «Fatti salvi i danni di chi ha subito le grandinate, molto gravi in questo momento - sottolinea ancora Feltrin - a livello complessivo, sono stati maggiori i benefici delle recenti piogge. La qualità delle uve si annuncia elevata, ma diversi vigneti erano ormai in sofferenza, con gli acini che iniziavano ad appassire, soprattutto nelle zone dove non è possibile irrigare. La pioggia consente di riprendere vigoria, le piante ora possono attingere acqua in abbondanza, le previsioni indicano caldo per i prossimi giorni: ci sono tutte le condizioni favorevoli per completare al meglio la maturazione».

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