Pronto soccorso da bollino rosso. Linee del 118 intasate e posti letto carenti tant'è che per i ricoveri ospedalieri, vista la situazione deficitaria dell'ospedale di Pordenone, è stato trovato un accordo 'tampone'' con il nosocomio di San Vito e con il policlinico San Giorgio. Sebbene l'Aas5 del Friuli Occidentale abbia potenziato per il turno pomeridiano e notturno il numero di medici ed infermieri del pronto soccorso, per far fronte al boom degli accessi legati ai pazienti affetti da sintomi influenzali e per sopperire alla mancanza dei medici di base durante il periodo delle festività natalizie, la situazione resta critica. Tra venerdì e ieri sono state decine le chiamate al 118 di pazienti con malattie stagionali ed insufficienze respiratorie che hanno richiesto un'assistenza specifica. Numerosi inoltre i casi di gastroenterite virale. Una situazione da bollino rosso e è bene precisarlo il picco dell'influenza non è ancora arrivato. Sono aumentati in misura esponenziale i ricoveri, che nella stragrande maggioranza dei casi riguardano gli anziani, ultra ottantenni arrivati in pronto soccorso con febbre alta e nella fase acuta dell'influenza. Quasi mai vaccinati. Ciò non ha fatto altro che ingolfare il lavoro dei medici dell'emergenza e urgenza, alimentando le proteste dei cittadini per pazienti rimasti in barella, in attesa di un ricovero, per diverse ore. Il picco dell'influenza deve ancora arrivare ma in questi giorni festivi, nonostante la città si sia un po' svuotata, sono aumentate le persone che, seppur impropriamente, anziché rivolgersi alla guardia medica, sono ricorse al pronto soccorso. «Purtroppo osserva Giorgio Simon, direttore dell'Aas5 del Friuli Occidentale il pronto soccorso è diventato sempre più punto di riferimento per chi, in presenza delle più svariate patologie, pur di avere risposte immediate, bypassano non soltanto i medici di base ma anche la guardia medica. Questo non fa altro che intasare un servizio che dovrebbe essere utilizzato soltanto per le emergenze». Il boom dei ricoveri nel reparto di Medicina del Santa Maria degli Angeli si è verificato la settimana scorsa. «La situazione rileva Simon sembra migliorare. Per far fronte alla carenza dei posti letto e per non intasare altri reparti, è stato trovato un accordo momentaneo con il presidio di San Vito e con il policlinico San Giorgio».
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