Marika Cassimatis la candidata esclusa

Martedì 21 Marzo 2017
ROMA - Maurizio Sacconi, presidente della Commissione Lavoro del Senato, entra nella squadra di Stefano Parisi e aderisce al progetto Energie per l'Italia dopo due anni di attività politica indipendente: Sacconi infatti aveva lasciato nel 2015 la carica di capogruppo di Ncd-Ap dopo la decisione di Ncd di eleggere Sergio Mattarella al Quirinale.
67 anni, ministro del Lavoro e delle politiche sociali, una storia politica iniziata negli anni 70' col Partito Socialista, il senatore trevigiano ha maturato il passo alla luce degli sviluppi verificatisi nel quadro politico: «La crisi del governo che ha riunito dall'inizio della legislatura partiti aderenti al Pse e al Ppe - osserva - si è ora definitivamente prodotta con la regressione a sinistra del Pd. Si ripropone quindi ancor più la necessità di un'area liberal-popolare fortemente identitaria nei principi e nei programmi, impegnata a rappresentare soprattutto bisogni e aspirazioni del ceto medio».
A convincere l'ex ministro anche la certezza che «quello di Parisi è un progetto che non si risolve in un nuovo piccolo partito» oltre alla speranza di contribuire a costruire «una coalizione di centrodestra con vocazione maggioritaria» attorno ad un programma di governo condiviso e ad una «imprescindibile adesione all'euro». Secondo Sacconi «Energie per l'Italia può concorrere a rinnovare l'offerta politica alternativa a tutte le sinistre e a Grillo. Confido che la stessa Alternativa Popolare (il nuovo soggetto lanciato sabato da Alfano dalle ceneri di Ncd n.d.r.) vorrà essere parte di questo percorso».
Per Stefano Parisi, l'aver coinvolto anche Sacconi in Energie per l'Italia «indica una strada chiara a tanti politici che, con passione e qualità, hanno dedicato la loro esistenza alla politica e al governo».

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