Il trionfo del voto di protesta preoccupa l'Europa

Lunedì 25 Settembre 2017
Il trionfo del voto di protesta preoccupa l'Europa
RILANCIO DIFFICILE
ROMA La domanda su quale coalizione reggerà il governo di Angela Merkel non nasconde a palazzo Chigi la preoccupazione per l'avanzata della destra sovranista. La frammentazione del quadro politico tedesco rende la Merkel più fragile perchè non solo per la prima volta la Cdu ha alla sua destra un partito importante, ma perché anche l'Spd si prepara all'opposizione. «Italia più che mai pronta a collaborare con Germania e Francia per il progetto di rilancio dell'Unione», fanno sapere da palazzo Chigi mentre si cerca di comprendere perchè un voto di protesta, fortemente euroscettico, ha contagiato il Paese più in salute tra i Ventotto.
TERZA FORZA
A differenza di chi a casa nostra esulta, senza conoscere gli argomenti anti-italiani usati in campagna elettorale dagli esponenti di Afd, a palazzo Chigi si conoscono bene le parole d'ordine che hanno permesso nel giro di pochi anni ad Afd di diventare la terza forza nel Bundestag. Rilanciare l'Europa rischia di diventare un obiettivo più difficile da raggiungere. Senza contare che una Germania più debole potrebbe spingere per un riequilibrio dei pesi interni all'Unione in grado di penalizzare l'Italia soprattutto se a primavera dovesse uscire dalle elezioni un quadro ancor più instabile di quello tedesco.
I complimenti per il quarto mandato della Cancelliera non nascondono a Bruxelles come a Roma la delusione per un voto che consegna una Germania come motore azzoppato dell'Europa mentre sono molti i temi in discussione e che attendevano le elezioni tedesche. Bilancio unico per l'eurozona, ministro dell'Economia unico, eurobond, unione bancaria e anche possibile azione futura della Bce di Mario Draghi, sono argomenti che potrebbero cambiare direzione. Senza contare che la stessa Merkel potrebbe essere costretta a mettere in un cassetto tutto ciò non solo per l'importante presenza che in Parlamento avrà Afd, ma anche a seguito della possibile alleanza con i liberali. Quest'ultimi hanno infatti tenuto in campagna elettorale una linea fortemente euroscettica e favorevole all'austerity nei confronti dei paesi mediterranei. Italia compresa.
IL RISCHIO
Gentiloni incontrerà venerdì a Tallin la Cancelliera durante il consiglio europeo convocato dalla presidenza estone per discutere di come tassare i colossi del web. Sarà quella certamente l'occasione per fare il punto insieme al presidente francese Emmanuel Macron anche lui reduce da una sconfitta elettorale che ora lo vede senza maggioranza al Senato.
Il «rischio dei nazionalismi» - che spinge il sottosegretario agli Esteri Benedetto della Vedova a mettere in piedi un partito dal significativo nome di Forza Europa - mentre sul tema dei migranti ha trovato risposte comuni, manifesta ricette molto diverse dal lato economico e poche di quelle espresse in Germania durante la campagna elettorale erano favorevoli per i paesi mediterranei come il nostro. E' per questo che l'entusiasmo di Lega e Fdi per la vittoria dei filo-nazisti di Afd preoccupa Forza Italia che si appresta a comporre un'alleanza di centrodestra. Così come dalla parte opposta la composizione di un governo di larghe intese alimenta il dibattito su se e come cambiare la legge elettorale.
Marco Conti
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