Grillo minaccia: multa ai ribelli in fuga dall'eurogruppo M5S

Giovedì 12 Gennaio 2017
Grillo minaccia: multa ai ribelli in fuga dall'eurogruppo M5S
Marco Affronte e Marco Zanni che sul blog avevano votato per rimanere nell' EFDD hanno deciso di lasciare il M5S e uscire anche dall'EFDD. Una, Daniela Aiuto, dopo aver incassato il voto favorevole dei Verdi ci ha ripensato, convinta dagli altri eurodeputati M5S.
Rimasti in quindici, i pentastellati a Bruxelles sono riusciti a frammentarsi in almeno cinque correnti. E il nodo dei soldi c'è: sono scongiurati per ora i licenziamenti in Europa ma dal quartier generale milanese che gestisce la piattaforma di autofinanziamento di Rousseau sono pronti a nuove mosse come la richiesta di donazioni anche agli eletti. Come detto, i fuoriusciti sono Marco Zanni che andrà a sedersi da indipendente tra i banchi di ENL (Europa delle Nazioni e della Libertà), il gruppo di Marine Le Pen e Matteo Salvini. Zanni, origini bergamasche, classe 1986, bocconiano e un passato nella banca d'investimento Imi, era il vero falco anti euro dentro i Cinque Stelle, molti lo consideravano «il migliore che avevamo lì dal punto di vista tecnico» ma «politicamente, una delusione». E' lui che Nigel Farage ha chiamato per capire se il M5S sarebbe tornato indietro dopo la figuraccia con ALDE.
Ora Grillo e Casaleggio si dicono decisi a contestare la penale da 250 mila euro prevista nel codice firmato prima delle elezioni europee del 2014. Per Marco Affronte che ha aderito da indipendente al gruppo dei Verdi, quel codice è carta straccia e all'aut aut pervenuto sul blog, «paga o dimettiti per far entrare il primo dei non eletti M5S», lui ha risposto così: «Vedremo quando arriverà questa penale anti costituzionale». Affronte, 51 anni, riminese, membro della delle Commissioni Pesca e Ambiente, si dice comunque «molto deluso» e fa un ragionamento a caldo, da fuoriuscito: «Grillo si è rivelato un cioccolataio, perché se devi tenere dentro le persone ricattandole con i soldi». I due addii hanno scatenato reazioni diverse. Affronte è stato bersagliato dagli insulti ed era già considerato un dissidente, un pizzarottiano. La sua scelta getta nello sconforto l'ala critica interna al M5S, come la senatrice Elisa Bulgarelli che ieri ha listato a lutto il suo profilo social. Verso Zanni, commenti amarissimi, come quello del consigliere lombardo Stefano Buffagni che stigmatizza così il trasloco dell'europarlamentare alla corte di Salvini: «Ciò che inizia in rabbia finisce in vergogna». La Lega, intanto, rilancia con Giancarlo Giorgetti l'idea di una possibile alleanza: «Mai dire mai».
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