Destra, Alemanno incoronato leader

ROMA - Nasce il «Movimento nazionale per la sovranità». Il nuovo soggetto della destra in cui confluiscono Azione Nazionale e La Destra di cui Francesco Storace «incorona» sul campo leader Gianni Alemanno, celebra a Roma il proprio congresso fondativo a Roma e raccoglie l'interesse della Lega e di Direzione Italia. Ma soprattutto quello di Forza Italia e di Silvio Berlusconi che, in un messaggio ai due ex esponenti di governi da lui presieduti, si dice sicuro che il polo sovranista «saprà essere parte integrante di un centrodestra che possa candidarsi a governare il Paese».
«Il Pd si divide e noi ci uniamo per riempire un vuoto: manca una destra seria in Italia, maledetto il giorno in cui venne sciolta An», urla in una sala plaudente Storace, che lancia il «manifesto» sovranista della nuova formazione politica, «plurale ma senza correnti». «Non voglio più vedere - dice - banche che finanziano gli amichetti, amministratori incapaci che mortificano le città come fa Virginia Raggi; una Ue che non fa altro che mortificarci; nostri governanti che vedono la Patria come un fardello di cui liberarsi».
Per fare ciò servono innanzitutto le primarie, «inevitabili, Berlusconi deve convincersene», tanto per la scelta del leader quanto per l'individuazione del programma di una destra che si candida a tornare al governo del Paese partendo dal «sovranismo responsabile», dal rapporto della nuova formazione con il Front National di Marine Le Pen e con l'Afd tedesca, i cui rappresentanti sono intervenuti alle assise. Come anche Raffaele Volpi, proconsole di Matteo Salvini. Al congresso il mantra è quello dell'unità. È per questo che, mentre si nota la presenza del finiano Roberto Menia si sente tanto l'assenza di Giorgia Meloni e degli esponenti di Fratelli d'Italia. «Siamo delusi dalla sua assenza - sottolinea Storace - ma niente polemica: dobbiamo lavorare per recuperare un rapporto e per rifare la destra grande».