Crepet: l'omicidio è sempre preceduto da segni di violenza

Venerdì 18 Agosto 2017
Quattro femminicidi a Nordest a cavallo di Ferragosto. Una scia di sangue iniziata il 23 luglio con l'omicidio di Maria Archetta Mennella di 38 anni a Musile di Piave, il 31 luglio stessa sorte per la 24enne trentina Chiara Baroni, il primo agosto è toccato alla friulana Nadia Orlando appena 21enne e ieri nel Veneziano a Sabrina Panzonato uccisa dal marito poliziotto che poi si è suicidato. «Va detto che Ferragosto è sinonimo di vacanze e se una coppia si è lasciata si può far sentire maggiormente la solitudine o il timore che la ex trascorra il tempo libero con un altro. Non penso però ci siano letture socio-geografiche che differenzino il Nordest da altri territori. Certo al primo femminicidio potrebbero seguirne altri per emulazione».
Paolo Crepet, psichiatra e sociologo, non ha comunque dubbi sulla matrice di queste tragedie. «Non esistono i raptus - sostiene perentorio - I segnali che portano all'omicidio ci sono sempre. Un uomo che ammazza una donna ha già dato manifestazioni di violenza verbale e fisica». Uomini che dicono di amare e colpiscono l'oggetto del loro amore quando sentono che si sta allontanando. «Alla prima violenza subita, la donna deve andarsene. Deve lasciare quell'uomo» dice Crepet che individua il germe della violenza maschile nella cultura e nell'educazione ricevuta. E in questo le mamme sono artefici. «Se la scuola chiama una mamma per dirle che il figlio ha fatto male ad un compagno, il genitore deve intervenire e punirlo. Non essere complice pensando che il bambino deve pur imparare a difendersi».
Crepet fa anche un appello alle mamme di queste ragazze che sono con uomini violenti. «Le madri devono stare vicino alle figlie e spingerle a lasciare il compagno. Anche se sono sposate e hanno figli. Non c'è nulla di peggio per un ragazzino di vedere un padre violento. Da grande potrebbe diventare anche lui così». Quindi se si riavvolge la pellicola della tragedia per Crepet i segnali ci sono tutti. «Alla prima manifestazione di violenza la donna deve fuggire. Non accettare la prima, pensando che sia un caso. Perché alla prima violenza ne segue una seconda e via di seguito». Soprusi che vanno dalla gelosia ossessiva alla persecuzione con messaggini e alle minacce. Infine Crepet ribadisce: «Mai andare da sole all'appuntamento chiarificatore con l'ex e nemmeno usare frasi come Ti lascio non mi vedrai più. L'uomo violento va lasciato con intelligenza e strategia».
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