Con l'aumento dell'età in calo le pensioni pagate: -22% nel 2016

Venerdì 13 Gennaio 2017
ROMA - Calo significativo delle nuove pensioni liquidate dall'Inps nel 2016 soprattutto a causa dell'aumento dell'età pensionabile: nell'anno è scattato lo scalino di 4 mesi in più per tutti, mentre per le donne gli scalini sono stati due con il passaggio per la vecchiaia da 63 anni e 9 mesi a 65 e 7 mesi. Lo ha reso noto ieri l'Inps che ha anche ufficializzato il nuovo direttore generale, Gabriella Di Michele.
In totale, le pensioni liquidate sono state 443.477, il 22,19% in meno del 2015. Nel secondo semestre la tendenza si è attenuata rispetto al primo (quando il calo era del 34%) con l'accesso alla pensione di coloro che erano stati bloccati nei primi mesi. Per le donne quest'anno, peraltro, opera la salvaguardia per le nate nel 1952 che consente l'uscita a 64 anni e sette mesi se si hanno almeno 20 anni di contributi e 60 anni di età al 31 dicembre 2012. Nell'anno i requisiti per l'accesso alla pensione sono di 66 anni e sette mesi di età per la vecchiaia (65,7 per le donne dipendenti, 66 anni e 1 mese le lavoratrici autonome) e di 42 anni e 10 mesi di contributi per l'assegno anticipato (41 anni e 10 mesi per le donne). Per gli assegni sociali servono 65 anni e sette mesi.
L'Inps segnala un calo annuale consistente delle pensioni di vecchiaia con un -30,28% (da 162.815 nel 2015 a 113.500) e delle uscite anticipate con un -28,56% (da 157.522 a 112.529). Cali meno robusti per le nuove pensioni di invalidità (-15,98% a 43.423) e per quelle ai superstiti (-12,1% a 174.025). Gli assegni sociali sono passati da 48.297 a 34.411 (-28,7%). Le pensioni liquidate ai lavoratori dipendenti sono state 252.131 (-20,98%), quelle ai coltivatori diretti 28.882 (-21,5%), agli artigiani 56.749 (-23,09%), ai commercianti 43.232 (-23,89%). L'importo medio mensile nel 2016 è stato di 987 euro, lo stesso del 2015.

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