Chi ha acquistato un biglietto con Alitalia per i prossimi mesi non si deve preoccupare,

Giovedì 27 Aprile 2017
Chi ha acquistato un biglietto con Alitalia per i prossimi mesi non si deve preoccupare, perché la missione del commissario sarà quella di garantire la continuità dell'operato della compagnia, condizione indispensabile se tra sei mesi si vorrà cercare un compratore. Chi invece ha nella mail il codice d'acquisto per un volo in autunno allora deve cominciare a riflettere: se ha prenotato con una tariffa stracciata - quella che commercialmente Alitalia chiama economy promo - non può operare cambiamenti né la restituzione di quanto pagata, ma rischia di ritrovarsi a piedi se dopo l'estate la compagnia non avrà trovato un punto di equilibrio. Altre classi tariffarie, invece, consentono il rimborso - in genere la economy flex e la premium economy -, ma questo significa che ha pagato di più il biglietto. Meglio chiedere i soldi indietro e prenotare con un'altra compagnia in quest'ultimo caso? Una scelta razionale e prudente lo consiglierebbe, una più sentimentale che spera nella salvezza della compagnia no, perché l'effetto di troppe richieste di rimborsi aumenterebbe la fragilità del futuro della compagnia (se ancora c'è un futuro) così come avviene quando troppi clienti vanno a ritirare i soldi dai conti di una banca. Infine, se il volo Alitalia è all'interno di un pacchetto si può chiedere al tour operator di cambiare vettore.
Ma significa che quest'estate, la stagione più ricca per qualsiasi compagnia aerea, per Alitalia sarà senza sussulti? No. Una gestione commissariale avrà comunque un approccio prudente, difficile che vi possano essere aumenti di collegamenti in caso di forte richiesta su alcuni destinazioni. L'esempio più lampante è quella della Sardegna, a cui Alitalia, in base al contratto sulla continuità territoriale con la Regione, deve garantire 52 voli giornalieri, come ricordato da un articolo dell'Unione Sarda. Anche il commissario garantirà il rispetto del contratto perché vale 38 milioni di euro di contributi regionali, ma solitamente d'estate per le rotte calde che collegano Cagliari e Alghero a Roma (ma anche a Milano) vengono aggiunti dei voli. Difficile ipotizzare che una compagnia gestita da un commissario abbia l'agilità per organizzare potenziamenti dei servizi. Più in generale, anche su altre tratte, la necessità di dare garanzie sia sull'affitto degli aerei, sia sul pagamento del carburante, potrebbe causare comunque limitazioni al servizio. Spiega Vincenzo Donvito, presidente di Aduc: «E' probabile che salteranno i voli spesso meno pieni. Tra quelli i nazionali quelli in tarda mattinata e nel primo pomeriggio». Rischiano ad esempio piccoli aeroporti che per alcuni collegamenti dipendono da Alitalia, ad esempio Pescara dove sono in programma voli per Milano.
Alcune cifre fanno comprendere l'impatto di una crisi di Alitalia: la compagnia nel 2016 ha fatto volare 12,7 milioni di passeggeri sulle rotte nazionali, 10,3 su quelle internazionali. Per l'aeroporto di Fiumicino Alitalia vale 17 milioni di passeggeri. Bene, ma è possibile che ci sia un grounding, vale a dire una sospensione improvvisa dei voli come avvenuto in passato ad altre compagnie? Alcuni esempi europei: il 2 ottobre 2001 rimasero a terrà tutti gli aerei di Swissair che fallì, poco più di un mese dopo toccò alla belga Sabena, nel 2012 tocco all'ungherese Malev. Infine, il 15 dicembre 2006 il fallimento della compagnia spagnola Air Madrid lasciò oltre 300 mila passeggeri impossibilitati a tornare in Europa dall'America Latina. La gestione commissariale dovrebbe evitare una sospensione senza preavviso dell'attività di Alitalia, ma nella improbabile ipotesi che questo avvenga il passeggero che ad esempio ha già utilizzato il volo di andata all'Avana come a New York dovrà poi acquistare a spese proprie il volo di ritorno. E qui si torna più in generale alle prenotazioni che vanno oltre ai sei mesi che dovrebbero essere garantiti. Anche l'associazione Aduc suggerisce di chiedere il rimborso dei biglietti successivi all'estate.
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