ROMA - Sembra un fenomeno inarrestabile quello delle fake news (le notizie bufala) che girano sul web e diventano pericolosamente e, a volte, dolorosamente virali. Vittima questa volta proprio Laura Boldrini, presidente della Camera, in prima linea contro l'odio in rete. Su Internet è girata una notizia che mette all'indice sua sorella, morta anni fa per una malattia. «Sciacalli che non si fermano nemmeno davanti ai morti», sottolinea la terza carica dello Stato che riceve la solidarietà del premier Gentiloni e, bipartisan, dal mondo politico, con l'eccezione della Lega e del M5s. E per il Garante della Privacy, Antonello Soro, il caso Boldrini dimostra «il grado di aberrazione cui può giungere un uso distorto dei social».
In questo caso la bufala consiste in questo: un sito ha pubblicato la foto di un'attrice americana, spacciandola per la sorella della Boldrini, sostenendo che gestisce una cooperative di assistenza ai migranti. Su un altro sito, alla sorella della presidente è invece attribuita una pensione ottenuta a 35 anni. «La mia unica sorella, morta anni fa per malattia, non si è mai occupata di migranti - ha precisato Boldrini - Restaurava e dipingeva affreschi. Peraltro, non si chiamava Luciana, ma Lucia».
In questo caso la bufala consiste in questo: un sito ha pubblicato la foto di un'attrice americana, spacciandola per la sorella della Boldrini, sostenendo che gestisce una cooperative di assistenza ai migranti. Su un altro sito, alla sorella della presidente è invece attribuita una pensione ottenuta a 35 anni. «La mia unica sorella, morta anni fa per malattia, non si è mai occupata di migranti - ha precisato Boldrini - Restaurava e dipingeva affreschi. Peraltro, non si chiamava Luciana, ma Lucia».
