Bibione dalla paura al dolore per la bimba uccisa dalla malaria

Mercoledì 6 Settembre 2017
La vacanza a Bibione si era interrotta improvvisamente per un malore: Sofia Zago, la piccola di Trento morta di malaria a Brescia, soffriva di diabete. La famiglia aveva scelto di passare un periodo di relax tra il verde della località turistica, scegliendo uno dei tanti campeggi bibionesi. Il 13 agosto la piccola di 4 anni è stata portata al Punto di primo intervento di via Maya. Da qui i sanitari hanno deciso per il trasferimento all'ospedale San Tomasso dei Battuti di Portogruaro per farla visitare da un pediatra.
Dalla Diagnostica è poi emerso un esordio di diabete infantile, come ribadito dalla stessa azienda sanitaria del Veneto orientale. Sofia è quindi rimasta ricoverata per un paio di giorni, poi la famiglia ha chiesto il trasferimento nell'ospedale più vicino alla loro abitazione. La mattina del 16 agosto la piccola è stata quindi portata a Trento per il prosieguo delle cure.
La prima notizia, come spesso accade, ha scatenato il panico. Il tam tam è esploso sui social e tra i vari gruppi whatsapp di mamme terrorizzate dalla possibilità di un ceppo di malaria a Bibione. Poi, nel pomeriggio, l'allerta è rientrata, ridimensionata dalle rassicurazione dell'Ulss.
«L'aver messO in relazione La nostra località turistica con il decesso avvenuto in ospedale a Brescia impone un chiarimento e una rassicurazione verso la popolazione locale e i tanti turisti ospiti di Bibione - ha ribadito il sindaco di San Michele al Tagliamento/Bibione, Pasqualino Codognotto - Dalle informazioni in nostro possesso non esiste alcuna relazione tra le due circostanze e nessuna richiesta o comunicazione ufficiale è stata indirizzata alla nostra Ulss 4 competente per territorio dalle due strutture ospedaliere di Brescia e di Trento, luogo di primo ricovero. A tal fine ho preso contatti sia con il Direttore generale dell'Ulss 4 Veneto Orientale che con il Direttore del Dipartimento di Prevenzione della stessa. Il ministero della Salute ha diramato informazioni attraverso i Tg nazionali tali da escludere ogni diffondersi della malattia e, come da prassi, ha inviato degli ispettori per i controlli di rito. Al momento, quindi, è opportuno attendere l'esito degli accertamenti che verranno svolti dall'Igiene Pubblica a tutti i livelli. Esprimo la vicinanza e la solidarietà di tutta la Comunità ai genitori Marco Zago e Francesca Ferro. Alla tragedia umana che tocca la sensibilità di ciascuno di noi di fronte ad una perdita così prematura, rinnovo il cordoglio alla famiglia della piccola Sofia».
La stessa azienda sanitaria si è messa a disposizione per «fornire alle autorità competenti tutta la documentazione riferita al breve ricovero della bambina». Alla famiglia sono quindi arrivate le condoglianze da parte di tutto il personale dell'Azienda e in particolare del reparto di Pediatria che ha curato la piccola Sofia a Portogruaro. La notizia della morte della piccola ospite ha suscitato sgomento ieri a Bibione. Sui social e su WhatsApp, nel gruppo delle mamme bibionesi, non si è trattato altro argomento ieri, con allarmismi che fortunatamente sono stati ridimensionati nel pomeriggio.
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