Berlusconi vola a Bruxelles per rassicurare l'Europa

Lunedì 22 Gennaio 2018
Berlusconi vola a Bruxelles per rassicurare l'Europa
LO SCENARIO
ROMA Silvio Berlusconi da oggi è in tour di due giorni a Bruxelles, con un duplice obiettivo: rassicurare i vertici europei e quelli del Ppe sulle intenzioni del centrodestra, nel caso di vittoria elettorale e poi mandare un segnale chiaro anche ai suoi alleati su chi sia il regista della coalizione. Prima una riunione con il presidente della commissione Ue, Jean Cloude Junker e il presidente del Parlamento Antonio Tajani. Poi un faccia a faccia con Michel Barnier, responsabile dei negoziati sulla Brexit e, infine, una serie di colloqui con tutto il vertice del partito popolare europeo. Insomma, che l'ex premier abbia intenzione di giocare con l'Europa la carta della rassicurazione contro il rischio dell' avanzata del populismo M5s è chiaro, ma il viaggio serve al leader di Forza Italia per puntellare il primato della sua leadership e mandare un segnale chiaro sulla collocazione della coalizione.
Una linea rassicurante nei confronti dell'Europa che ha giustificato ieri sera in Tv a L'arena su La7: «Alzando i toni non si ottiene nulla, bisogna ragionare, parlare con tutti», ha detto a proposito del rapporto con l'Europa, ricordando che il giorno dell'assegnazione dell'agenzia del farmaco, per la quale era candidata Milano, a Bruxelles «non c'era il sindaco, non c'erano il ministro della Salute ed il presidente del Consiglio, in Europa bisogna esserci».
GROSSE KOALITION
Il tema del dopo elezioni sarà probabilmente uno degli argomenti su cui i vertici di Bruxelles chiederanno lumi, e chissà se Silvio ora che la Grosse Koalition sembra varata in Germania si sbilancerà su eventuali larghe intese, che in Europa sono ipotesi gradita. Per Lega e FdI al contrario l'unica strada possibile è quella del ritorno alle urne con l'unica concessione di modificare la legge elettorale a patto che sia chiaro sin dall'inizio il tempo limite per provare a cambiare il Rosatellum. Non solo, per evitare voltagabbana Meloni chiede che tutti i candidati del centrodestra «firmino un vincolo di mandato». Un impegno formale a non cambiare casacca in attesa, spiega Meloni «che la norma venga inserita nella Costituzione come prevede il programma del centrodestra».
CALCIO
Berlusconi è talmente concentrato sul momento politico che confessa di non seguire più nemmeno il Milan: «Io non lo guardo più perché il modulo di gioco è contrario a tutti i miei principi calcistici con cui sono diventato il presidente più premiato della storia. Non hanno sentito i miei consigli. L'acquirente cinese con noi ha sempre mantenuto la parola». E a chi gli fa notare che forse la più competitiva è la Juve, il Cav aggiunge: «La Juve riesce ad essere in testa, ma finora non ha vinto la Champions».
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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