A un certo punto ieri hanno iniziato a lamentarsi, contenti, diversi presidenti

Lunedì 1 Maggio 2017
A un certo punto ieri hanno iniziato a lamentarsi, contenti, diversi presidenti di seggio: «Avvertite i funzionari che sono finite le schede, ce ne volevano di più». Le schede erano di meno perché si temeva un flop che non c'è stato perché si sono presentate ai gazebo due milioni di persone. L'ultima volta erano tre milioni. Matteo Renzi (dati provvisori, a mezzanotte erano state scrutinate circa 400mila schede) è stato eletto di nuovo segretario del Pd con il 71,1% dei voti. Secondo classificato, Andrea Orlando con il 21,1%. Arriva ultimo Michele Emiliano che però si ritaglia una buona fetta di consenso: il 7,8%.
A mezzogiorno l'affluenza faceva già ben sperare: 701.373. Alle 17 raddoppia: 1.493.751. Infine si tocca quota 2 milioni.
I toni entusiastici cozzano con diverse criticità nel sud Italia: accuse di brogli, seggi chiusi per irregolarità con l'annullamento di tutti i voti espressi, e intervento delle forze dell'ordine. Ed è dovuta intervenire anche la Commissione nazionale per il congresso che ha chiuso tre seggi - a Cariati (Cosenza), Nardò (Lecce) e Gela (Caltanissetta) - e annullato i voti espressi. A Cosenza i Comitati per Renzi hanno denunciato che al seggio di Quattromiglia di Rende, c'erano studenti fuori sede «muniti di una falsa registrazione telematica», e poi hanno accusato la mozione Orlando di «brogli e tentativi di inquinare il voto democratico». A Cariati il seggio è stato annullato dopo che i sostenitori di Orlando hanno segnalato che le votazioni si stavano svolgendo in un pub di un privato invece che al centro sociale come era stato deciso.
In Puglia è stato chiuso il seggio di Nardò, dove il sindaco di destra Pippi Mellone aveva annunciato il suo sostegno a Michele Emiliano. «Il sindaco ha portato a votare 1500 elettori di destra» hanno denunciato i militanti della mozione Renzi. Accuse «strumentali e grottesche» secondo il deputato dem Dario Ginefra del comitato nazionale di Michele Emiliano. A Bari il sindaco e presidente Anci, Antonio Decaro ha denunciato il sospetto di un'organizzazione dei rimborsi, e quindi la «presenza di persone fuori da alcuni seggi che raccolgono le ricevute come prova di avvenuto voto».
In Sicilia, a Gela, comune nisseno del governatore Rosario Crocetta che ne è stato anche sindaco, è stato scoperto un seggio «occulto». Il presidente dell'unico seggio ha deciso di aprire una quinta urna all'interno dell'adiacente sede Pd. I voti dell'urna aggiuntiva sono stati annullati, ma questo non ha evitato che la commissione nazionale annunciasse l'annullamento di tutti i voti, anche se la fila al gazebo è proseguita fino a sera. La mozione Emiliano ha già annunciato ricorso contro la decisione della commissione. Sono stati guardati con sospetto gli immigrati africani e richiedenti asilo ospiti al Centro di Accoglienza di Ercolano che hanno votato a San Vito. «Tutto regolare» hanno ripetuto il presidente di seggio Michele Maddaloni e il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto.
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