Via l'esploratore di Brazzà, solo Trieste nel nome dell'aeroporto: monta la rabbia

Mercoledì 27 Luglio 2016
UDINE - Notizie ufficiali ancora non ci sono, ma le indiscrezioni bastano e avanzano per far partire la controffensiva contro una nuova «triestinata», come la etichetta immediatamente il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini. I vertici dell'aeroporto "Trieste No-Borders Airport Pietro Savorgnan di Brazzà", l'aeroporto regionale con sede a Ronchi dei Legionari, avrebbero intenzione di tagliare un bel po' il nome, riducendolo a "Trieste". Una brevità che, sarebbe la motivazione, è meglio spendibile nelle campagne di marketing. Del resto quello è già il nome dello scalo nei codici aeroportuali internazionali. Fontanini, però, fa muro: «La denominazione c'è già, Pietro Savorgnan di Brazzà, grande esploratore friulano, un nome di fatto internazionale», ricorda Fontanini, incasellando l'operazione di modifica come «la solita triestinata» per giunta «assolutamente fuori luogo che infastidisce il popolo friulano». Da Pordenone attacca con l'ironia il senatore Pd Lodovico Sonego: «Vedo che il nuovo management pensa di risanare un'azienda in profondo rosso cambiando nome all'aeroporto - stuzzica -, del resto tutti sanno che i volumi di traffico di Venezia e Roma derivano dall'intitolazione: merito di Marco Polo e Leonardo da Vinci. Savorgnan di Brazzà è più fiacco». In realtà, secondo Sonego, «l'unica strategia di crescita industriale credibile è la privatizzazione della società integrandola in un sistema aeroportuale più grande. Il resto sono chiacchiere, perdite di tempo e di soldi pubblici».
A.L.

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