Udine pronta a multare gli ubriachi

Mercoledì 24 Agosto 2016
UDINE - A partire da settembre stop agli ubriachi nel locali pubblici. Capita a tarda sera di vedere gli avventori di un locale che hanno alzato il gomito e arrecano disturbo. «Fino a ieri la polizia locale non poteva intervenire - spiega l'assessore alle attività produttive, Alessandro Venanzi - mentre a partire da settembre i vigili saranno dotati degli strumento per poterlo fare e tutelare anche l'esercizio pubblico su cui non ricade la colpa dell'avventore ubriaco». Sono in arrivo, infatti, multe salate da 50 a 300 euro per chiunque violi l'articolo 6 del regolamento della polizia locale approvato ieri dalla giunta comunale e pronto ad approdare in consiglio comunale che vieta a chiunque sia in stato di ubriachezza di frequentare luoghi pubblici o strade affollate, per evitare la classica rissa. «Fortunatamente quest'anno non ci sono stati casi di locali in centro che abbiano causato disturbo alla quiete pubblica» prosegue Venanzi, ma in caso di violazioni fioccheranno multe da 100 a 600 euro e la possibilità che il sindaco possa ridurre l'orario di apertura di locali o di intere zone. «Nulla di nuovo - precisa l'assessore - è la legge nazionale che lo impone e noi l'abbiamo recepita nel regolamento» che intende porre un freno a situazioni non solo di ubriachezza, ma anche di prostituzione, risse, accattonaggio, molestie e disturbo alla quiete pubblica e «più che vietare le nuove disposizioni regolamentano una serie di situazioni e comportamenti che rischiano altrimenti di sfociare in degrado vero e proprio» spiega il sindaco Furio Honsell. D'ora in poi dunque vietato anche sedersi o sdraiarsi per terra recando intralcio, disturbo o pericolo ai pedoni, scambiare le aiuole pubbliche per latrine e bivaccare dove capita. In caso di violazioni accertate ai trasgressori può essere comminata una sanzione amministrativa tra 25 e 150 euro. Infine il regolamento vieta l'accattonaggio molesto e la questua "effettuata in modo tale da interferire con le attività commerciali e altri luoghi di pubblico servizio", prevedendo una sanzione tra i 50 e i 300 euro.
Lisa Zancaner

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