UDINE - «Non trovano riso, latte, uova, carne, devono fare la fila per tutto.

Mercoledì 24 Agosto 2016
UDINE - «Non trovano riso, latte, uova, carne, devono fare la fila per tutto. Le richieste di aiuto sono ormai quotidiane e, chi può, le manda usando i social network o whatsapp». Elena, il nome è di fantasia perché il suo timore è che svelandosi possano esserci ripercussioni sui suoi contatti in Venezuela, è una discendente di friulani che a malincuore ha dovuto lasciare il Paese dove è nata e cresciuta e ora cerca di rendersi utile alimentando le reti di solidarietà internazionali. Come lei in Friuli si muovono diversi altri emigranti di ritorno in alleanza con venezuelani di origine presenti in regione, in Italia e in Europa. Il programma di aiuti umanitari per il Venezuela coinvolge l'Ensemble Venezuela di Roma e l'Associazione latinoamericana in Italia, oltre alla spagnola Associacion civil Lean, alla francese Assofraven, all'associazione Alma Criolla e al Sanitario human rights Venezuela.
«Non ci sono vaccini - continua Elena -, la sanità è praticamente privata. Ieri una mia amica su whatsapp cercava medicine per suo figlio di due anni». Anche per questo la solidarietà «si muove mandando medicine di tutti i tipi», per assistere un popolo che «ha una forte cultura cattolica, è molto religioso e non si esprime con un'opposizione violenta a una condizione di non democrazia. Ma non so ancor per quanto», conclude Elena.
A.L.

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