Uccise il compagno, va in carcere

Venerdì 1 Luglio 2016 di Francesca Del Medico aggredì Gabriele Sattolo con un coltello nella loro abitazione a Scodovacca
È finita in carcere mercoledì sera Francesca Del Medico, la 46enne di Scodovacca di Cervignano del Friuli condannata per l'omicidio del suo convivente, Gabrielle Sattolo, deceduto all'età di 39 anni, in ospedale a Udine nella notte tra il 10 e l'11 ottobre 2012 per le conseguenze di una ferita al petto inferta con un coltello da cucina.
I Carabinieri del Nucleo investigativo della Compagnia di Udine hanno bussato alla sua porta e dato esecuzione a un ordine carcerazione per una condanna a 13 anni e 8 mesi di reclusione diventata definitiva dopo che il 24 giugno la Corte di cassazione aveva dichiarato infondato il ricorso presentato dal suo avvocato contro la sentenza con cui la Corte d'assise d'appello di Trieste aveva già ridotto di due anni la condanna a 16 anni di reclusione inizialmente pronunciata dalla Corte d'assise del Tribunale di Udine.
Per la donna si sono dunque spalancate le porte del Coroneo a Trieste. Dopo un primo periodo di custodia cautelare in carcere, di circa 4 mesi, la donna era stata posta ai domiciliari, dove si trovava tuttora da oltre tre anni e tre mesi. Con il pre-sofferto, «le restano poco più di 10 anni di reclusione, per cui chiederemo uno sconto di pena per la liberazione anticipata», spiega il suo legale, l'avvocato Luca Beorchia.
Del Medico, che in questi anni è sempre rimasta nell'abitazione di Scodovacca «tenendo una condotta irreprensibile», aveva sperato fino a venerdì sera in un positivo esito della vicenda. «Sperava di essere assolta», aggiunge il legale, che aveva chiesto l'assoluzione considerando che la stessa vittima ai soccorritori aveva dichiarato all'epoca di essere rimasto coinvolto in un incidente domestico, di essersi «ferito da solo, tagliando la carne».
La difesa aveva ribadito anche la richiesta di una perizia medica alla luce del tempo trascorso prima del decesso della vittima, morto qualche ora dopo il ricovero in ospedale. E chiesto che fosse riconosciuta la legittima difesa, o l'eccesso colposo, e l'attenuante dell'aver chiamato il 118, in aggiunta alle generiche già accordate.
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