TRIESTE - La Sezione di appello di Roma ha confermato la condanna inflitta dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti del Friuli Venezia Giulia all'ex direttore generale dell'Agenzia Turismo Fvg (dal 2006 al 2008) Josep Ejarque Bernet respingendone l'impugnazione. Il danno erariale era stato causato dall'affidamento di una consulenza esterna in materia di promozione enogastronomica e turistica a Giuseppe Pucciarelli: Ejarque dovrà restituire alla Regione 48mila euro. A Pucciarelli venne stipulato un contratto di collaborazione relativo al progetto "Strade enogastronomiche" per un periodo di 5 mesi (dal 17 luglio al 31 dicembre 2006) con un corrispettivo mensile di 5.530 euro.
«Inconsistente» è stato giudicato «il motivo riguardante la giovane età e l'inesperienza dei funzionari all'interno dell'Agenzia, omettendo di considerare che l'ente aveva in realtà bisogno di contenere la spesa complessiva per il personale». «Una consulenza - recita la sentenza romana - resta comunque ingiustificata se non se ne prova la necessarietà, la specificità e l'eccezionalità». La collocazione «di fatto» di Pucciarelli nella struttura operativa dell'ente «in posizione dirigenziale giustifica la genericità dei compiti a lui attribuiti con il contratto di lavoro a progetto». Il Collegio romano sottolinea «la mancanza di una reale e approfondita verifica dell'impossibilità di coprire la posizione poi assegnata a Pucciarelli con professionalità già presenti all'interno dell'ente».
Elisabetta Batic
© riproduzione riservata
«Inconsistente» è stato giudicato «il motivo riguardante la giovane età e l'inesperienza dei funzionari all'interno dell'Agenzia, omettendo di considerare che l'ente aveva in realtà bisogno di contenere la spesa complessiva per il personale». «Una consulenza - recita la sentenza romana - resta comunque ingiustificata se non se ne prova la necessarietà, la specificità e l'eccezionalità». La collocazione «di fatto» di Pucciarelli nella struttura operativa dell'ente «in posizione dirigenziale giustifica la genericità dei compiti a lui attribuiti con il contratto di lavoro a progetto». Il Collegio romano sottolinea «la mancanza di una reale e approfondita verifica dell'impossibilità di coprire la posizione poi assegnata a Pucciarelli con professionalità già presenti all'interno dell'ente».
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