Trova lavoro spacciandosi per l'amico

Venerdì 23 Giugno 2017
Trova lavoro spacciandosi per l'amico
Ha lavorato sei mesi all'Electrolux di Porcia spacciandosi per l'amico che se n'era andato in Germania. È successo cinque anni fa. E il protagonista è un immigrato ghanese, Peter Antwi, 51 anni, che all'epoca aveva la residenza a Treviso. Come è potuto accadere? Semplice. Si assomigliavano e dalle fotografie non era possibile distinguere con precisione i loro tratti somatici. Antwi per questo scambio di identità ha subìto un processo per sostituzione di persona, che ieri si è concluso con una condanna a un mese di reclusione. Era difeso dall'avvocato Margherita Veneziani, che ne aveva chiesto l'assoluzione. Il giudice Iuri De Biasi gli ha invece inflitto una pena mite (il vpo Marco Tinazzi aveva concluso per due mesi di reclusione).
Tutto nasce nel gennaio 2012. Antwi è ospite di un connazionale a Pordenone e spera di trovare un buon lavoro, proprio come l'amico, che aveva trovato un posto come operaio specializzato superando un colloquio per l'assunzione negli stabilimenti della Electrolux. L'idea dev'essergli venuta quando l'amico se n'è andato dall'Italia lasciando a Pordenone la sua carta di identità. Approfittando della somiglianza, Antwi si è presentato all'Ufficio provinciale del lavoro di Pordenone e usando il documento ha fatto domanda per un'occupazione. Era il 9 gennaio 2012. L'immigrato ghanese è stato in effetti assunto alla Electrolux di Porcia come operatore alla catena di montaggio automatizzata, dove ha lavorato per sei mesi, fino al 30 giugno del 2012.
Poi lo scambio di persona è stato scoperto e l'immigrato è stato denunciato per aver indotto in errore il personale della società di Porcia. Non aveva calcolato che durante uno dei tanti controlli dell'Ufficio Immigrazione la sua vera identità sarebbe emersa.
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