TRIESTE - Otto milioni e duecento mila euro pronti da immettere nel sistema agricolo

Venerdì 29 Luglio 2016
TRIESTE - Otto milioni e duecento mila euro pronti da immettere nel sistema agricolo regionale. Sono queste, infatti, le risorse a copertura di tre bandi che la Giunta regionale ha approvato ieri su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Cristiano Shaurli. Si tratta bandi a domanda individuale, con scadenza 31 ottobre, che intervengono su aspetti diversi del mondo agricolo: 4,5 milioni dedicati al miglioramento delle prestazioni e della sostenibilità globale delle imprese agricole; 800mila euro per l'efficientamento dell'uso dell'acqua nelle aziende agricole; 2,848 milioni per investimenti per la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli. «Un ulteriore stimolo che si aggiunge al pacchetto giovani da 6,5 milioni», ha commentato l'assessore Shaurli, considerando questi fondi un volano per «ulteriori investimenti, innovazioni e cambiamenti virtuosi, in un settore che certo presenta ancora alcune importanti sofferenze, ma che può e deve tornare a essere sempre più centrale per l'economia, lo sviluppo e anche l'occupazione della nostra regione». Il loro avvio avviene in concomitanza con le importanti risorse che sono state stanziate nell'assestamento di bilancio, pari a circa 45 milioni, e sulle quali ieri è tornato Shaurli per evidenziare come esse siano state concentrate «su macroposte strategiche e non disperse in mille rivoli». Tredici milioni e 700mila euro sono stati dedicati al fondo di rotazione in agricoltura che così chiuderà il 2016 a oltre 70 milioni; 9 milioni sono destinati ai consorzi di bonifica per continuare a investire su un moderno sistema irriguo; 11 milioni in più per il Programma di sviluppo rurale - che aumenta così la sua dote da 296 a 307 milioni - per «interventi nel biologico e per l'agro climatico ambientali, settori in cui la domanda è aumentata del 200% rispetto al periodo 2007-2014». Ieri la Giunta, su proposta dell'assessore all'Ambiente Sara Vito, ha anche approvato l'adesione della regione alla Carta nazionale dei Contratti di Fiume, «i cui principi sono la corretta gestione e la valorizzazione delle risorse idriche» grazie alla partecipazione «di soggetti diversi: enti pubblici, imprese, cittadini e associazioni», ha spiegato Vito.
A.L.

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