TRIESTE - L'organico complessivo della Regione Friuli Venezia Giulia aumenta ancora

Martedì 24 Maggio 2016
TRIESTE - L'organico complessivo della Regione Friuli Venezia Giulia aumenta ancora per effetto del trasferimento della Polizia provinciale ora in capo alle quattro Amministrazioni locali, le cui funzioni stanno per passare in capo a Trieste: la data fatidica è infatti il primo giugno.
La Giunta Serracchiani, su proposta della stessa presidente, ha appena deliberato una nuova dotazione organica che conta in tutto 3.219 posizioni, delle quali 58 riferite alla Polizia provinciale. Per tali dipendenti, suddivisi in 2 persone di categoria C, 5 di categoria B e 51 di categoria A, la Regione istituisce una sezione specifica all'interno del Corpo forestale regionale, affidando a tali dipendenti competenze analoghe a quelle già svolte sotto le insegne provinciali.
La Forestale del Fvg già conta 335 posizioni in organico suddivise in 44 funzionari, 111 ispettori, 140 marescialli e 40 guardie. Il primo giugno passeranno alla Regione le funzioni di vigilanza ittico-venatoria, ossia i compiti istituzionali della Polizia provinciale, ma anche le funzioni di caccia, pesca e materie minori. Il "cronoprogramma" della riforma delle Autonomie locali prevede poi, dal primo luglio, il trasferimento delle funzioni inerenti la motorizzazione e la viabilità, mentre per le funzioni in materia di edilizia e organizzazione scolastica si andrà al primo novembre. Entro dicembre, infine, il trasferimento delle funzioni in materia ambientale.
Nel frattempo, il nuovo statuto regionale (norma costituzionale) sarà entrato in vigore e il Consiglio regionale avrà affrontato una legge attuativa: dovrà prevedere la fine immediata delle Province di Pordenone, Trieste e Gorizia. Quella di Udine resisterà fino alla primavera 2018, ossia in corrispondenza della conclusione dell'attuale mandato elettivo.
Con una distinta deliberazione, sempre su proposta diretta della presidente Debora Serracchiani, la Giunta ha deciso di accogliere l'appello dei 4 dipendenti friulani della Croce rossa italiana che rischiavano la disoccupazione a seguito del processo nazionale di ristrutturazione dell'organizzazione istituzionale.
In tale spirito, la Regione ha manifestato formalmente la disponibilità ad attivare una procedura di mobilità per assumere in carico al proprio Sistema sanitario Fvg i 4 dipendenti. Sul terreno pratico, il passaggio non avverrà a breve ma dal primo gennaio 2018 in poi. Le persone in questione saranno "immesse" in servizio in relazione alle esigenze e alle caratteristiche professionali degli interessati, tenendo sempre d'occhio l'evoluzione delle cessazioni dal servizio dei dipendenti ora in organico.
M.B.
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