TRIESTE - Assolto perché il fatto non sussiste. Anche per l'ex capogruppo della

Martedì 24 Maggio 2016
TRIESTE - Assolto perché il fatto non sussiste. Anche per l'ex capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale Danilo Narduzzi, difeso dall'avvocato Luca Ponti, cala il sipario sulla vicenda giudiziaria che da oltre tre anni lo vede coinvolto per i rimborsi percepiti dai gruppi consiliari della passata legislatura. La sentenza depositata dal Gup del Tribunale di Trieste Giorgio Nicoli parla chiaro: «La pur deprecabile e inopportuna azione di Narduzzi non costituì violazione ad alcuna prescrizione né quella alterazione della contabilità evocata dal Pm» Federico Frezza. «Non vi era obbligo - si legge - di conservare i giustificativi abbinati ai singoli consiglieri» e ancora, in riferimento ai fatti contestati: «L'ipotesi concorsuale (con Federico Razzini, Enore Picco e Mara Piccin) del capogruppo non è mai stata supportata dal Pm da alcun elemento specifico che rendesse possibile apprezzarne la consistenza».
Riferendosi alla consulenza pagata dal Carroccio all'elicotterista Paolo Iuri: «L'ipotesi di peculato sia in questo caso infondata, la collaborazione non si esaurì nella predisposizione dell'elaborato ma si dispiegò in una serie di attività di formazione». Quanto ai beni «incriminati» riferiti a Picco: «È pacifico che ne chiese il rimborso perché egli promuoveva e partecipava direttamente ai rilievi ambientali e al monitoraggio del territorio». «Si trattava di un sistema ambiguo, foriero di gravi incertezze - scrive Nicoli - e che non garantiva né i consiglieri né i capigruppo dal potenziale rischio di essere ritenuti responsabili di qualcosa».
Elisabetta Batic
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