Tondo pronto a sostenere Bini «Occorrono nuovi protagonisti»

Martedì 27 Settembre 2016
Assicura che allo stesso tavolo a mangiar la Fiorentina per beneficienza l'altra sera a Buja si sono trovati per caso. Tuttavia Renzo Tondo, già presidente della Regione e ora leader di Autonomia responsabile e sul banco dell'opposizione in Consiglio regionale, conferma i «rapporti ottimi» con il possibile nuovo protagonista della politica regionale, Sergio Bini. Cioè il presidente della coop Euro&Promos che di recente ha dato vita con altri professionisti all'associazione Progetto Fvg con l'intento, per ora, di elaborare idee da mettere a disposizione della politica per il futuro della Regione. E i rapporti «ottimi» tra i due non sono solo di amicizia. Se nel centrodestra - l'area di azione - il suo nome ha generato divisione più che unità, tra un certo fastidio degli azzurri e un attendismo della Lega, Tondo parla con la sicurezza di chi un'idea se l'è già fatta. «Sono concentrato sulla Regione», dice se gli si chiede di Stefano Parisi, e proprio per il Friuli Venezia Giulia «è da tempo che dico che c'è bisogno di qualcosa e qualcuno di nuovo. Credo che Bini potrebbe interpretare questa necessità». Perciò, «noi lo sosteniamo», prosegue riferendosi ad Autonomia responsabile «e lo sosterremo». Se Bini si metterà davvero in corsa per la presidente della Regione nel 2018 Tondo non lo dice, ma osserva che «l'ha visto molto motivato e legittimamente ambizioso». Inoltre, non è proprio a digiuno di politica, poiché «è stato un giovane Dc». L'ex presidente, che in molti pensano ancora di rivedere in campo nel 2018, è convinto che Bini «abbia una situazione favorevole» e agli altri partiti di area ora dice: «Il centrodestra farebbe un errore a non valutare questa disponibilità. C'è una candidatura disponibile che ci è posta sul piatto». Quanto invece al livello nazionale e al futuro di Parisi, Tondo va cauto. «Tutto ciò che riguarda il centrodestra mi interessa - premette -. Ma proprio perché conosco molto bene Berlusconi, non capisco cosa stia succedendo. Non vorrei che si risolvesse tutto come è accaduto altre volte - e penso a Tremonti ed Alfano -: una investitura che poi non si concretizza. Cercherò di incontrarlo».
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