Sui precari da stabilizzare la Regione brucia le tappe

Sabato 23 Luglio 2016 di Formalizzato un accordo sindacale che prevede certezze per 150 addetti mediante concorsi riservati
UDINE - Le Aziende e gli enti del servizio sanitario regionale dovranno definire un piano di stabilizzazione per gli anni 2016-2018 per dipendenti del comparto, dirigenti medici, veterinari e del ruolo sanitario. In tutto circa 150 addetti. In questo piano dovrà comparire il personale che, con i requisiti richiesti, è già inserito in graduatoria e la cui assunzione deve avvenire in via prioritaria. Se questo personale non è inserito - in tutto o in parte - in valida graduatoria, le Aziende dovranno stabilizzarlo con concorsi riservati. In tutti i casi le spese delle assunzioni sono a carico del bilancio delle Aziende.
È il contenuto del Protocollo d'intesa licenziato ieri dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, dopo che la stessa aveva firmato il documento a giugno con le rappresentanze sindacali del comparto e quelle della dirigenza medica e veterinaria e della dirigenza sanitaria. In sostanza, nel triennio le figure precarie individuate riusciranno ad avere il posto fisso. Sono quattro i profili di precario interessati: personale del comparto, della dirigenza medica e veterinaria e del ruolo sanitario he abbia maturato al 30 ottobre 2013, negli ultimi 5 anni, almeno tre anni di servizio anche non continuativo con contratto subordinato; personale del comparto che non ha partecipato alle selezioni riservate o che, pur partecipandovi, non ha conseguito l'idoneità; personale dedicato alla ricerca che al 30 ottobre del 2013 negli ultimi cinque anni aveva prestato almeno tre anni di servizio anche non continuativo nell'Azienda che intende avviare le procedure concorsuali che dovranno essere espletate entro il 31 dicembre 2018; il personale medico di emergenza e urgenza con almeno 5 anni di prestazioni continuativa.
Su proposta dell'assessore Telesca, la Giunta ha dato anche il via libera al «Regolamento per il rilascio dell'autorizzazione e dell'accreditamento alle strutture sanitarie di riabilitazione funzionale per le disabilità fisiche e sensoriali». Questo regolamento, ha osservato Telesca, costituisce una tappa del programma regionale di accreditamento, perché, analogamente a quanto attuato nei confronti delle strutture private di degenza ed ambulatoriali, delle Rsa e degli Hospice, consente di concedere l'accreditamento definitivo anche alle strutture private di riabilitazione funzionale che già erogano prestazioni per conto del Servizio sanitario o che sono individuate negli atti di programmazione regionale. (AL)
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