Stupro in reparto, perizia psichiatrica per il profugo

Mercoledì 30 Novembre 2016
PORDENONE - (c.a.) Sarà processato con rito abbreviato il giovane afghano accusato di aver violentato una paziente del reparto di Psichiatria dell'ospedale di Pordenone. Ma prima sarà sottoposto a una perizia psichiatrica. Lo ha deciso ieri il gup Piera Binotto accogliendo la richiesta dell'avvocato Marco Sparti, che chiedeva di accertare la capacità di intendere e volere dell'imputato, di partecipare al giudizio e la sua pericolosità sociale. Il giovane - Y.M., classe 1993 - è sottoposto a misura cautelare in carcere per una presunta violenza sessuale che risale al 22 marzo scorso. Il ventitreenne era arrivato a Pordenone assieme a un gruppo di connazionali ed era stato escluso dal programma di accoglienza in seguito a una rissa e a una tentata violenza sessuale nei confronti di un diciannovenne. Ricoverato in Psichiatria perchè si era reso protagonista di gesti di autolesionismo, alla vigilia delle sue dimissioni avrebbe abusato di una delle donne ricoverate nel reparto.
Le indagini erano passate anche attraverso una perizia sul Dna e un incidente probatorio teso a raccogliere la testimonianza della vittima, che è tutelata dall'avvocato Remo Lot. Si tornerà in aula a metà gennaio, quando il giudice per le udienze preliminari valuterà la posizione dell'immigrato anche sulla base dell'esito della perizia psichiatrica.
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