Streghe processate come 500 anni fa

Lunedì 14 Agosto 2017
Streghe processate come 500 anni fa
Sono le vere protagoniste de La Macia: quest'anno la rievocazione medievale mette in piazza le streghe di Spilimbergo e fra' Lorenzo da Feltre. Sono state processate ieri pomeriggio dinanzi al Tribunale dell'Inquisizione secondo la ricostruzione dello storico Renzo Peressini, autore di una ricerca archivistica grazie alla quale è stato recuperato un episodio realmente accaduto intorno al 1584. A pochi passi dal Duomo, la Pro Loco ha simulato alcune delle fasi più salienti del processo e dell'interrogatorio delle autorità ecclesiastiche. Fece allora molto discutere la condotta morale del frate che esercitò il ruolo di cappellano a Spilimbergo tra il 1549 e il 1583, anno in cui venne forzatamente allontanato dal suo ministero fra' Lorenzo che mangiava carne alla Quaresima, faceva professione di mille furfanterie come testimoniano i documenti dell'epoca, era una sorta di guaritore che produceva stregamenti, in pratica medicamenti empirici per uomini e animali. Si era pure abilmente circondato di donne, in particolare una certa Chiara, anch'essa accusata di stregoneria, Marcolina e altre ancora. Avevano fama di utilizzare polveri speciali per allontanare le malattie e queste attività fruttavano piuttosto bene al gruppo che, alla somministrazione di erbe terapeutiche, univa quella di oggetti religiosi cui attribuivano proprietà positive. «Ripeteremo l'interrogatorio anche domani alle 18 commenta il presidente del sodalizio Marco Bendoni L'episodio è interessante e ci fa conoscere meglio la nostra storia». Lungo il centro intanto sino a mercoledì troveranno posto bivacco storico, sbandieratori, mangiafuoco, antichi mestieri, accampamenti di armigeri e cavalieri. Attesissima questa sera alle 20.45 la cena da Torre a Torre: «É diventata in pochi anni una tradizione irrinunciabile conferma Centinaia i posti a sedere ma bisogna prenotarsi in tempo». Il meraviglioso colpo d'occhio della lunga tavolata all'aperto sarà ulteriormente amplificato dagli spettacoli di musici e giullari per i commensali e dalla degustazione di un menù di antiche ricette preparato dai volontari.
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