Stranieri in piazza a Trieste: «Dateci permessi più lunghi»

Mercoledì 29 Giugno 2016
TRIESTE - Un centinaio di manifestanti ha animato ieri mattina in centro a Trieste il presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil per chiedere l'allungamento dei permessi di soggiorno per ricerca lavoro a beneficio degli stranieri disoccupati.
Tra le misure invocate dalle organizzazioni sindacali regionali, che su questo tema hanno indetto ieri una giornata di mobilitazione nazionale, figura anche una maggiore uniformità nelle pratiche di rilascio dei permessi da parte degli uffici delle Questure e un'efficace strategia di contrasto al lavoro nero e in generale al "sommerso".
Una delegazione sindacale, guidata da Emanuele Iodice (Cgil), Luciano Bordin (Cisl) e Claudio Cinti (Uil), è stata ricevuta dal prefetto di Trieste Annapaola Porzio, che è anche commissario del Governo per il Friuli Venezia Giulia. Alla rappresentante del Governo in regione è stato consegnato un documento contenente le principali richieste avanzate dai sindacati.
Sul territorio del Friuli Venezia Giulia risiedono 105mila cittadini stranieri, in leggero calo (-2%) rispetto all'inizio del 2015.
Tra gli effetti della crisi il sindacato segnala una sensibile riduzione dei flussi in entrata (4.500 il dato medio di ingressi dall'estero nel 2014 e nel 2015), ma in parallelo sottolinea anche una stretta nella concessione dei permessi di breve durata, progressivamente scesi dai 46 mila del 2011 ai 33 mila dello scorso anno.
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