TRIESTE - Aumentano gli infortuni sul lavoro in Friuli Venezia Giulia: quasi 7mila quelli denunciati all'Inail nei primi cinque mesi dell'anno in corso (+9%). Brusca inversione di tendenza, dunque, rispetto ad un andamento virtuoso che proseguiva da anni. Preoccupa anche il numero di infortuni mortali: da gennaio a maggio le vittime sono state sei (lo stesso numero registrato nel 2015) con 4 casi che si sono verificati sul posto di lavoro e 2 in itinere.
Non cala, quindi, il numero delle morti bianche mentre in lieve flessione risultano le malattie professionali con 755 denunce al 31 maggio contro le 778 del 2015. Il quadro è stato tracciato da Cgil, Cisl e Uil in occasione dell'assemblea regionale dei delegati che si è svolta ieri a Palmanova. Presente anche il direttore dell'Inail Fvg Fabio Lo Faro.
«La recrudescenza degli infortuni - osservano Mauro Franzolini con Orietta Olivo (Cgil) e Alberto Monticco (Cisl) - è sicuramente correlata alla crescita della precarietà, sotto forma di contratti a tempo determinato e in particolare di voucher». «È soprattutto l'abnorme crescita di questi ultimi - puntualizzano - il fattore cui guardiamo con maggiore preoccupazione, sia sotto il profilo della violazione dei diritti contrattuali e contributivi, sia per la minore attenzione alla sicurezza che caratterizza questa forma estrema di contratto a termine, di cui è indispensabile una revisione per contrastarne l'evidente abuso».
Nel caso dell'artigianato, sindacati e aziende, sotto l'ombrello unico dell'Ebiart, hanno creato una rete di rappresentanti territoriali della sicurezza (Rlst) per ovviare alla carenza di queste figure nelle piccole e micro-aziende (oltre 1.700 per un totale di 5mila lavoratori coinvolti).
Elisabetta Batic
© riproduzione riservata
Non cala, quindi, il numero delle morti bianche mentre in lieve flessione risultano le malattie professionali con 755 denunce al 31 maggio contro le 778 del 2015. Il quadro è stato tracciato da Cgil, Cisl e Uil in occasione dell'assemblea regionale dei delegati che si è svolta ieri a Palmanova. Presente anche il direttore dell'Inail Fvg Fabio Lo Faro.
«La recrudescenza degli infortuni - osservano Mauro Franzolini con Orietta Olivo (Cgil) e Alberto Monticco (Cisl) - è sicuramente correlata alla crescita della precarietà, sotto forma di contratti a tempo determinato e in particolare di voucher». «È soprattutto l'abnorme crescita di questi ultimi - puntualizzano - il fattore cui guardiamo con maggiore preoccupazione, sia sotto il profilo della violazione dei diritti contrattuali e contributivi, sia per la minore attenzione alla sicurezza che caratterizza questa forma estrema di contratto a termine, di cui è indispensabile una revisione per contrastarne l'evidente abuso».
Nel caso dell'artigianato, sindacati e aziende, sotto l'ombrello unico dell'Ebiart, hanno creato una rete di rappresentanti territoriali della sicurezza (Rlst) per ovviare alla carenza di queste figure nelle piccole e micro-aziende (oltre 1.700 per un totale di 5mila lavoratori coinvolti).
Elisabetta Batic
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