Spesi 35mila euro giunti dalla Protezione civile

Domenica 23 Luglio 2017
Spesi 35mila euro giunti dalla Protezione civile
Il Noncello è in sicurezza e pronto alla stagione autunnale, che da sempre rappresenta il banco di prova per la tenuta idrogeologica del fiume che attraversa il centro di Pordenone. Ieri, infatti, sono terminati i lavori di pulizia del corso d'acqua che ha spesso minacciato i quartieri a ridosso del suo alveo. A darne notizia è stata l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Ciriani e in particolare dall'assessore all'Ambiente, Stefania Boltin.
L'operazione era iniziata il 10 luglio scorso ed è stata condotta anche grazie al lavoro sporco di un'imbarcazione specializzata in operazioni sulle sponde dei fiumi. Il materiale vegetale di risulta, catalogato dopo le operazioni di pulizia, diventerà cippato, cioè potrà essere utilizzato per la combustione o in alcune produzioni industriali. «Domani - ha confermato sempre l'assessore all'Ambiente, Stefania Boltin - proseguiranno le attività di pulizia e ripristino dell'area di cantiere nei pressi dell'imbarco della vecchia dogana: effettueremo la rimozione della quantità - veramente irrisoria - di rifiuti rinvenuti durante le operazioni di pulizia dell'alveo».
I LAVORI - Nel dettaglio, i lavori di messa in sicurezza hanno interessato l'asta principale del corso d'acqua sino alla confluenza col fiume Meduna, il tratto a monte del ponte di Adamo ed Eva con la rimozione delle piante abbattute in alveo che creavano ostruzioni del corso d'acqua. Dall'imbarcazione di 18 metri utilizzata nel cantiere, gli operai hanno potato la vegetazione bassa e ripulito l'argine. Una manutenzione da effettuarsi ogni tot anni anche per evitare che la vegetazione costituisca un ostacolo al normale deflusso dell'acqua, creando tappi naturali potenzialmente pericolosi in caso di piene provenienti dalla montagna. Durante le operazioni che sono terminate ufficialmente ieri è stato possibile anche ripulire e rimuovere gli alberi già abbattuti sulla sponda destra, quella limitrofa all'imbarcadero Marcolin. «Tale area - ha spiegato ancora Stefania Boltin - era da tempo degradata per le difficoltà delle operazioni di rimozione dei materiali di risulta». L'intervento volto a ripulire le sponde del Noncello è stato finanziato con un contributo giunto a Pordenone dalla Protezione civile. Ammontava a circa 40 mila euro, ma per svolgere l'operazione ne sono stati utilizzati solo 35. «L'amministrazione - ha concluso Boltin - è estremamente soddisfatta di aver portato a termine un'operazione di fondamentale importanza per il territorio cittadino».
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