Si è trasformata in una specie di "giallo" la chiusura d'autorità del Poligono del tiro a segno nazionale di Tolmezzo, una delle principali strutture della regione, frequentatissimo da cacciatori, tiratori sportivi e armieri. Attualmente, come si legge dalla homepage del sito Internet, risulta off-limits il poligono per le armi lunghe, rimane in funzione invece lo stand per le pistole ad aria compressa.
Da quanto si è appreso ci sono ancora indagini in corso dopo un episodio capitato a metà settembre, quando nell'area della struttura, sita nella zona ovest del capoluogo carnico, in prossimità della confluenza tra torrente But e fiume Tagliamento, si è verificato un guasto ad una cabina di trasformazione della rete di distribuzione dell'energia, guasto che provocò disagi e sospensioni alla corrente elettrica in diverse zone della città e nella frazione di Caneva in particolare.
Già in quel periodo alcune voci attribuivano all'origine dell'episodio a un colpo d'arma da fuoco esploso proprio contro la cabina, ma conferme o smentite ufficiali non sono mai arrivate. In questi giorni su uno dei principali siti di settore, www.acaccia.com, si è tornati ad affrontare la questione, ipotizzando che nelle indagini in corso possano venire coinvolti anche i Carabinieri del Ris di Parma per accertare se quel colpo sia partito dall'interno del poligono - ma ciò pare al quanto improbabile perché a detta degli addetti ai lavori la struttura è stata realizzata a prova di fuoriuscita degli spari - oppure se ci sia stato qualcuno dall'esterno che volutamente ha colpito la cabina di trasformazione dell'energia elettrica, non si sa con quali finalità, forse come forma di protesta contro la struttura stessa.
Del caso si è occupata la consigliera regionale della Lega Nord, Barbara Zilli, che con una interrogazione ha chiesto «per quanto tempo durerà ancora la chiusura del poligono di armi lunghe e soprattutto come ci si stia adoperando affinché la struttura, un'eccellenza regionale, riapra al più presto». «Il poligono di Tolmezzo - continua Zilli - svolge naturalmente un servizio, in primis per la sicurezza visto che le forze dell'ordine qui vengono ad esercitarsi, ma anche per i cacciatori».
© riproduzione riservata
Da quanto si è appreso ci sono ancora indagini in corso dopo un episodio capitato a metà settembre, quando nell'area della struttura, sita nella zona ovest del capoluogo carnico, in prossimità della confluenza tra torrente But e fiume Tagliamento, si è verificato un guasto ad una cabina di trasformazione della rete di distribuzione dell'energia, guasto che provocò disagi e sospensioni alla corrente elettrica in diverse zone della città e nella frazione di Caneva in particolare.
Già in quel periodo alcune voci attribuivano all'origine dell'episodio a un colpo d'arma da fuoco esploso proprio contro la cabina, ma conferme o smentite ufficiali non sono mai arrivate. In questi giorni su uno dei principali siti di settore, www.acaccia.com, si è tornati ad affrontare la questione, ipotizzando che nelle indagini in corso possano venire coinvolti anche i Carabinieri del Ris di Parma per accertare se quel colpo sia partito dall'interno del poligono - ma ciò pare al quanto improbabile perché a detta degli addetti ai lavori la struttura è stata realizzata a prova di fuoriuscita degli spari - oppure se ci sia stato qualcuno dall'esterno che volutamente ha colpito la cabina di trasformazione dell'energia elettrica, non si sa con quali finalità, forse come forma di protesta contro la struttura stessa.
Del caso si è occupata la consigliera regionale della Lega Nord, Barbara Zilli, che con una interrogazione ha chiesto «per quanto tempo durerà ancora la chiusura del poligono di armi lunghe e soprattutto come ci si stia adoperando affinché la struttura, un'eccellenza regionale, riapra al più presto». «Il poligono di Tolmezzo - continua Zilli - svolge naturalmente un servizio, in primis per la sicurezza visto che le forze dell'ordine qui vengono ad esercitarsi, ma anche per i cacciatori».
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