Si spegne il sorriso di Jenny «la tosta»

Venerdì 24 Giugno 2016 di Il fratello Emanuele: «È stata lei a proteggere la famiglia. Era un maschiaccio, mi imitava in tutto»
Ha lottato con forza e tenacia contro la malattia senza mai perdere il sorriso. Ma non è riuscita a vincere la sua battaglia contro il male. Jennifer Violati Tescari, 17 anni, studentessa modello, è morta mercoledì nella sua casa di Feletto Umberto, circondata dall'affetto dei suoi cari, il papà Federico, la mamma Gabriella e l'amato fratello Emanuele. «Era tosta. Era lei la più forte di tutti - la ricorda Emanuele -. Nel limite del possibile, anche durante la malattia, ha sempre affrontato tutto con il sorriso. È stata lei a proteggere la famiglia». Jenny, come la chiamavano tutti, si era confrontata con il male che era poco più che una bambina. L'aveva sconfitto una prima volta grazie a una donazione di midollo proprio del fratello, quel fratello maggiore, 10 anni più grande di lei, che voleva imitare in tutto. «Era un maschiaccio. Si appassionava di quasi tutto quello che facevo io, calcio, arti marziali. Era apprezzata e ben voluta, non ha mai litigato con nessuno. Era anche molto studiosa e brava a scuola». Dopo la prima al Marinelli era passata in seconda al Malignani, al liceo delle scienze applicate, dove era stata promossa con buoni voti e aveva iniziato la terza. Il progredire di una nuova malattia, scoperta nel 2015, l'aveva costretta, però, a ritirarsi da scuola in corso d'anno per sottoporsi alle cure di un'équipe di medici di tutta Italia che l'hanno seguita tra Padova e Udine. La notizia della sua morte ha rapidamente fatto il giro del paese, con il cordoglio del mondo parrocchiale e della scuola. «Jenny ha conseguito la licenza media brillantemente senza mai aver frequentato la terza. Ricordo il coraggio e la determinazione con cui affrontava le lezioni a distanza via Skype, per non restare indietro, sempre puntuale nella consegna degli elaborati via mail. Ricordiamo una ragazzina vivace, curiosa e di buon carattere. I suoi lunghi capelli di cui andava fiera, la sua fisicità. Amava il calcio ed era una provetta sciatrice. In settimana bianca, nel gruppo degli avanzati battè tutti nella gara finale di slalom gigante, compresi i compagni maschi», la ricorda il suo ex insegnante Alessandro Vicario, portando alla famiglia il cordoglio anche della preside Gloria Aita e di tutti i professori di allora. Vicinanza alla famiglia è stata espressa anche dal Malignani. «La ricorderemo il 16 luglio, alla festa dei diplomi, e parteciperemo come insegnanti e compagni, con la bandiera della scuola, ai funerali», dice il professor Alberto Della Piana. Le esequie si celebreranno a Feletto, probabilmente la prossima settimana.(((viottoe)))

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