Sappada in Friuli la Filologica bacchetta Sonego

Lunedì 25 Settembre 2017
SACILE
«Non voglio nemmeno commentare il fatto che l'unico voto contrario rispetto al ritorno di Sappada nella nostra Regione sia venuto da un senatore eletto in Friuli».
Al presidente della Società Filologica Friulana Federico Vicario, solitamente molto pacato, non è proprio andata giù la netta e solitaria opposizione del senatore Mdp Lodovico Sonego al rispetto della volontà dei sappadini di ricongiungersi con il Friuli. E ha aperto la sua relazione al 94° Congresso sociale svoltosi ieri a Moggio Udinese rivolgendogli un attacco frontale: «Già pare impossibile che ci vogliano dieci anni per dare seguito alla volontà popolare», ha detto, rimarcando poi la posizione di un senatore «che non chiamerò friulano, perché non se lo merita». Ora «non è ancora finita. Speriamo in un celere voto alla Camera, ma c'è da rispettare anche la volontà dei comuni del Portogruarese, che fan parte della Diocesi di Concordia-Pordenone e che chiedono di tornare a far parte del Friuli».
Raccoglie al volo il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, che fa suo l'appello per queste comunità «che la nostra Chiesa ha sempre tenuto insieme». Insieme: sembra questo essere il mantra di Bolzonello nella sua corsa alla presidenza, almeno stando al suo saluto in cui ha rimarcato come «a questa Regione servono realtà come la Filologica capaci di far rete su iniziative di qualità e di farci capire che dobbiamo valorizzare la cultura che ci unisce piuttosto che gli interessi che ci dividono. Anche perché, se non sappiamo leggere le nostre radici, non andiamo da nessuna parte: le fabbriche, i punti franchi, la fiscalità di vantaggio vengono dopo, prima serve capire bene chi siamo per avere idea di dove vogliamo andare». Parole chiare che lo stato maggiore del centrosinistra, rappresentato dal tridente che a fianco di Bolzonello schierava il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e l'assessore Gianni Torrenti, deve aver ben recepito come linee guida per i prossimi mesi.
Mesi che saranno impegnativi ma esaltanti per una Filologica che lavorerà per diventare il fulcro del progetto sull'Identità culturale del Friuli della Fondazione Friuli, e per dare ancor più forza alle sue iniziative, dalla Settimana della Cultura Friulana che l'anno scorso vide svolgersi ben 121 eventi. E poi la scuola, con Docuscuele, centro di documentazione per gli insegnanti di friulano firmato Filologica e Arlef, che sta raccogliendo grandi consensi. L'anno prossimo appuntamento a Colloredo di Montalbano: in attesa del 2019, l'anno di un Centenario da festeggiare alla grande.
LA REPLICA
«Capisco l'intenzione del dileggio ma sotto quel desiderio il presidente dice una cosa vera. Io non sono friulano». Accetta la sfida Lodovico Sonego, che spiega: «Sono un cittadino veneto di una regione plurilingue e pluiridentitaria chiamata Fvg. Aggiungo che da decenni sono protagonista e estimatore della specialità della regione che spesso per certi friulanisti vien molto dopo la questione friulana».
Insomma, sul terreno della difesa della specialità Sonego rilancia, ma sulla pregiudiziale etnica che starebbe alla base delle rivendicazione sappadina il senatore Mdp non fa nessuna concessione. E di sicuro non arretra. La questione del friulanocentrismo della Filologica però si affievolisce pensando a quanto negli ultimi anni la società ha lavorato in collaborazione con gli sloveni, ad esempio sul progetto Eduka giunto già alla seconda edizione.
Walter Tomada
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