Sappada in Friuli, verso lo stop del Governo

Mercoledì 16 Marzo 2016
UDINE - Il voto nell'aula del Senato per il passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli Venezia Giulia previsto per oggi rischia di slittare. Di più: il tema assai probabilmente sarà accantonato. Su richiesta del Governo Renzi, che potrebbe avanzare la richiesta oggi alla conferenza dei capigruppo.
Una botta per i sappadini,che dal 2008 aspettano di vedere accolta la loro richiesta di passare in Friuli Venezia Giulia, come ha detto quel 95% di «sì» in una consultazione con il 75% di affluenza. Un'anticipazione della possibile amarezza di oggi i sappadini hanno dovuto sorbirla, a sorpresa, ieri, quando il Consiglio provinciale di Belluno ha approvato una mozione contro l'addio al Veneto del paese. Eppure le cose parevano essersi incamminate nel verso giusto, dopo che il 2 febbraio la commissione Affari costituzionali del Senato aveva approvato all'unanimità il disegno di legge con l'avvallo della Commissione Bilancio per i 700mila euro di mancato gettito alle casse dello Stato che il trasferimento da una regione all'altra comporta. Le antenne del Governo, però, si sono alzate in questi giorni per gli interventi al fiele del governatore leghista del Veneto, Luca Zaia. «È evidente che se, per colpa del Governo, dovremo lasciare Sappada al suo destino, numerosi altri comuni di confine con Trento, Bolzano e Fvg rivendicheranno la medesima opportunità». Un concetto per altro non nuovo, perché il governatore si era espresso in questi termini, dando cioè «la colpa a Roma», già a fine giugno 2012, quando il Consiglio regionale veneto aveva dato il via libera al passaggio di regione.
Con l'avvicinarsi delle tappe finali, Zaia ha ritirato fuori la sua posizione e il Governo pare proprio intenzionato a tirare il freno. Nonostante che per Sappada friulana il Pd abbia lavorato parecchio in Parlamento, con Isabella De Monte, oggi eurodeputata ma senatrice ad inizio legislatura, e negli ultimi mesi con il senatore Francesco Russo. Assai critico con Zaia l'ex compagno di partito Flavio Tosi: «Auspicare pubblicamente che in Senato e alla Camera non passi il distacco di Sappada - ha detto - significa cancellare con un colpo di spugna la storia e il Dna del suo partito».
Antonella Lanfrit

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